Draghi, nessuno sconto sui tamponi e nessuna revoca per il green pass. Sarebbe questa la linea dura del Premier nonostante le proteste in corso
Mario Draghi non cede di un passo. Nessun dietrofront sull’obbligo del green pass e nessuna agevolazione sui prezzi dei tamponi. Per quanto riguarda i tamponi, prevederli gratuiti, e quindi a spese dello Stato, comporterebbe un onere economico di 500 milioni di euro al mese. Esclusa anche l’ipotesi di prezzi calmierati. Possibile, invece, è l’aumento del credito d’imposta per le aziende che decidono di sostenere le spese dei tamponi per i dipendenti.
Quello che adesso preoccupa è il caos che si potrebbe verificare per l’aumento sostanziale delle richieste di tamponi. Secondo il rapporto Gimbe, i lavoratori a non essersi ancora vaccinati sono 3,8 milioni. Ciò comporterebbe il passaggio da un milione di tamponi a settimana a circa 7 milioni, il che potrebbe creare non pochi problemi.
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Il Governo non arretra nemmeno sul Green Pass, anzi questo rappresenta l’unica possibilità per contenere l’epidemia e tenerla sotto controllo. Inoltre, il Governo spera di raggiungere presto il 90% della popolazione vaccinata in breve tempo. L’efficacia dei vaccini si sta palesando settimana dopo settimana. L’ultimo monitoraggio settimanale dell’Iss parla di calo sia dei ricoveri in area medica e di lieve calo in quelli di terapia intensiva.
Invece si registra un lieve aumento dell’indice Rt, che passa da 0,83 a 0,85. Ancora in calo l’incidenza scesa a 29 casi settimanali per 100mila abitanti contro i 34 casi della settimana precedente.
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