Mario Draghi, nel corso dell’ultima conferenza stampa, tenuta insieme al ministro Speranza e al commissario Figliuolo ha parlato di libertà di scelta per la seconda dose di vaccino
Nel corso della conferenza stampa di ieri, venerdì 18 giugno, il presidente del Consiglio Mario Draghi, insieme al ministro della Salute Roberto Speranza e al commissario Straordinario Figliuolo, si è soffermato su due aspetti fondamentali: la vaccinazione eterologa e il completamento della vaccinazione agli over 60.
Nel primo caso, Draghi è stato molto chiaro: «la vaccinazione eterologa funziona» e ha aggiunto «ognuno è libero di fare la seconda dose con AstraZeneca purché abbia il parere del medico e il consenso informato». Gli fa eco anche il ministro Speranza, il quale dichiara: «Il Cts dà una raccomandazione molto forte per la vaccinazione eterologa sotto i 60 anni ma resta aperta la possibilità di utilizzare AstraZeneca per chi lo richiede sotto consenso informato». Dunque, si raccomanda fortemente la vaccinazione eterologa, ma si potrà scegliere anche di fare la seconda dose con AstraZeneca.
Draghi ha quindi chiarito, si spera definitivamente – la confusione sui vaccini, ribadendo quanto sia importante vaccinarsi, perchè «la cosa peggiore è non fare nessuna seconda dose». Il commissario Figliuolo ha, invece, parlato degli obiettivi della campagna vaccinale. Attualmente almeno 45 milioni di italiani hanno ricevuto una dose di vaccino e per la fine di settembre, continuando a questo ritmo, si raggiungerà l’80% della popolazione, ma la sfida è individuare ancora 2,8 milioni di over 60 che non hanno ricevuto la vaccinazione. A tal proposito dice Draghi: «Gli over 50 sono quelli che si ammalano e in maniera grave», bisogna «andarli a cercare, questa è la sfida che abbiamo oggi da vincere, non vaccinare ora i 12 o 13enni, che pure vanno vaccinati».
Altro tema trattato in conferenza ha riguardato l’allarme contagi da variante Delta o indiana, che ha spinto il ministro Speranza a firmare una ordinanza che impone la quarantena di 5 giorni a partire da lunedì 21 per chi rientra dal Regno Unito e un tampone negativo. Brusaferro ha tal riguardo ha dichiarato: «vengono segnalati in Italia focolai di varianti, anche da variante Delta, che possono eludere i vaccini: focolai che vanno monitorati con attenzione anche grazie al tracciamento e al sequenziamento».
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