Draghi lascia il ruolo di premier. Le sue parole nell’ultima conferenza stampa
Draghi lascia il ruolo di premier. Le sue parole nell’ultima conferenza stampa prima di lasciare il testimone alla Meloni
Il premier uscente, Mario Draghi, ha tenuto la sua ultima conferenza stampa da Capo del Governo italiano e l’ha fatto da Bruxelles, dove ha partecipato al vertice sul prezzo del gas. In apertura, Draghi ha esordito con i ringraziamenti: “Voglio ringraziare ancora una volta tutti voi giornalisti, in particolare quelli di base qui a Bruxelles per il lavoro che avete fatto in questi mesi. Raccontare bene quello che succede nelle Istituzioni europee è difficile, può richiedere lunghe nottate, come è successo oggi, ma è essenziale per i cittadini”.
Poi ha ribadito l’importanza dell’Europa e del ruolo dell’Italia: “Come ho detto agli altri leader, nel corso del saluto per cui li ringrazio moltissimo, l’Unione europea è fondamentale per la sicurezza, la stabilità, la prosperità degli Stati membri del continente e del mondo intero. L’Italia deve essere al centro del progetto europeo con la credibilità, l’autorevolezza, la determinazione che si addice a un grande Paese fondatore, quale siamo stati noi”.
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Il premier uscente ha poi posto l’accento sul lavoro fatto dall’Italia: “Sul fronte domestico, il Governo italiano si è mosso con la massima determinazione fin dall’inizio. Secondo il gruppo di analisi di politica economica Bruegel, siamo il Paese europeo che ha più diversificato le fonti di approvvigionamento di gas, riducendo di circa due terzi la sua dipendenza dalla Russia e l’abbiamo fatto certamente prima di chiunque altro in Europa”.
Continua Draghi: “Abbiamo accelerato moltissimo sul fronte delle energie rinnovabili rispetto a quanto fatto negli anni precedenti, per raggiungere ambiziosi obiettivi di sostenibilità e rafforzare la nostra indipendenza energetica. Abbiamo speso oltre 60 miliardi per aiutare famiglie e imprese, perché potessero resistere meglio all’aumento dei prezzi. Ma abbiamo sempre mantenuto invariati gli obiettivi di finanza pubblica, anche grazie a una crescita economica superiore alle attese e anche grazie, quest’anno, a un tasso di inflazione superiore alle attese. Abbiamo quindi anche restituito in varia forma quello che lo Stato incassava per maggiore inflazione”.
Ribadisce anche il ruolo nella guerra tra Russia e Ucraina: “Però abbiamo anche sempre detto che la risposta alla crisi doveva essere europea: dobbiamo preservare l’unità dei nostri Paesi, essenziale per continuare a sostenere l’Ucraina e per imporre la massima pressione sulla Russia. Dobbiamo difendere il mercato unico, che è centrale per il benessere e la competitività dell’Unione europea. Dobbiamo preservare la coesione sociale dei nostri Paesi, sostenere l’economia in questa fase di rallentamento e impedire il rischio di instabilità finanziaria. Una forte risposta europea è nell’interesse dell’Italia ed è anche nell’interesse dell’Europa”.
Poi Draghi pone l’accento sul ruolo dell’Italia in Europa in questa delicata fase: “Il pacchetto approvato accoglie tutte le proposte dell’Italia: la creazione di un corridoio per i prezzi del gas; il disaccoppiamento tra i prezzi di gas e quelli dell’elettricità; la necessità di avere strumenti comuni per affrontare e mitigare l’effetto del rincaro dei prezzi dell’energia su imprese e famiglie”.
Dopo aver spiegato i passaggi successivi che in Europa e nei paesi si dovranno attuare, conclude Draghi: “C’è un aspetto che mi rende particolarmente orgoglioso: tutte queste misure sono iniziative del Governo italiano, portate avanti con tenacia e proficuo sforzo di mediazione. Voglio ringraziare il Ministro Cingolani, il Sottosegretario Amendola e tutti i diplomatici che hanno lavorato per mesi su questo importantissimo tema. E’ la prova che l’Italia ha tutte le capacità per essere protagonista in Europa, per tracciare un sentiero e percorrerlo insieme a tutti gli altri partner. Grazie”.
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