Doppio femminicidio a Vicenza, importante svolta nelle indagini. Ricostruita la dinamica del duplice omicidio
Gli investigatori hanno chiarito la dinamica del doppio femminicidio avvenuto a Vincenza lo scorso 8 giugno.
Il bosniaco Zlatan Vasiljevic avrebbe sparato prima all’ex compagna Gabriela Serrano, dalla quale si era separato da alcuni mesi. “La loro relazione si era interrotta a causa delle violenze a cui Vasiljevic l’aveva sottoposta”. L’uomo, con il cadavere in macchina dell’ex compagna si sarebbe diretto dall’ex moglie Lidia Miljkovic per ucciderla. Successivamente si è tolto la vita.
Secondo quanto riportato da Tgcom24 “Vasiljevic ha chiamato di primo mattino l’ex compagna Serrano e l’ha spinta a raggiungerlo da Rubano (Padova) a Vicenza con la sua auto. Dopo essere salito sulla vettura, l’uomo si è diretto verso il quartiere Vigogna di Vicenza e qui ha ucciso Gabriela con un solo colpo alla nuca”.
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Successivamente, l’uomo con l’auto dell’ex compagna si è recato in via Vigolo, attendendo l’arrivo dell’ex moglie. Al suo arrivo “l’ha uccisa a colpi di pistola”. Subito dopo, si è diretto verso la tangenziale di Vicenza, dove si è suicidato utilizzando la stessa pistola, detenuta illegalmente.
Il questorie di Vicenza, Poalo Sartori, ha reso noti altri particolari, come il rinvenimento nell’auto di altre due pistole calibro 22 e quattro caricatori. Inoltre, si è reso necessario l’intervento degli artificieri per la presenza di tre bombe a mano, ordigni fabbricati nell’ex Jugoslavia, dove l’assassino se le sarebbe procurate. “I pm – si legge su Open – non escludono complicità in Veneto e indagano sul traffico clandestino di queste armi nel Nordest dell’Italia”.
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