Djokovic nella bufera: il padre a una manifestazione pro Putin

Polemica in Australia per il comportamento dell’uomo

Novak Djokovic, per un motivo o per un altro è sempre nell’occhio del ciclone. Questa volta non c’entrano i vaccini ma il padre Srdjan.

Quest’ultimo è stato infatti immortalato in un video accanto a tifosi che intonavano coni pro Putin e pro Russia a margine del quarto di finale con Rublev. Il padre di Djokovic è apparso sorridente e sereno.

La Federazione Australiana di Tennis, visto il polverone sollevato, ha dovuto emettere un comunicato.

“Quattro persone hanno mostrato bandiere e simboli inappropriati oltre a minacciare le guardie di sicurezza al Melbourne Park”.

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Stando al regolamento tifosi e anche gli stessi giocatori non possono esibire bandiere russe o bielorusse visto che i tennisti giocano neutrali senza bandiera.

I supporter immortalanti nel video sono stati cacciate della polizia e tra loro, ovviamente, non c’è il padre di Djokovic che forse si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Da Tennis Australia è arrivato così l’invito ai giocatori e ai loro staff, di evitare coinvolgimenti di questo genere, ma nient’altro.

Domani, intanto, Djokovic proverà, ancora una volta a spazzare polemiche e critiche facendo quello che meglio gli riesce: giocare.

Il tennista serbo, ex numero uno al Mondo, insieme la decima finale agli Australian Open e il nuovo trofeo, di cui l’anno scorso è stato privato per le note vicende vaccini.

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