Polemica in Australia per il comportamento dell’uomo
Novak Djokovic, per un motivo o per un altro è sempre nell’occhio del ciclone. Questa volta non c’entrano i vaccini ma il padre Srdjan.
Quest’ultimo è stato infatti immortalato in un video accanto a tifosi che intonavano coni pro Putin e pro Russia a margine del quarto di finale con Rublev. Il padre di Djokovic è apparso sorridente e sereno.
La Federazione Australiana di Tennis, visto il polverone sollevato, ha dovuto emettere un comunicato.
“Quattro persone hanno mostrato bandiere e simboli inappropriati oltre a minacciare le guardie di sicurezza al Melbourne Park”.
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This is…quite a mess for the #AusOpen, to say the least.
Srdjan Djokovic posing with the pro-Putin rally last night just outside Rod Laver Arena.
The levels of security breakdowns that allowed for this are staggering.
Story/video via @jamesgraysport:https://t.co/L4gtaKKNP6 pic.twitter.com/qnOx3MGYqB
— Ben Rothenberg (@BenRothenberg) January 26, 2023
Stando al regolamento tifosi e anche gli stessi giocatori non possono esibire bandiere russe o bielorusse visto che i tennisti giocano neutrali senza bandiera.
I supporter immortalanti nel video sono stati cacciate della polizia e tra loro, ovviamente, non c’è il padre di Djokovic che forse si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Da Tennis Australia è arrivato così l’invito ai giocatori e ai loro staff, di evitare coinvolgimenti di questo genere, ma nient’altro.
Domani, intanto, Djokovic proverà, ancora una volta a spazzare polemiche e critiche facendo quello che meglio gli riesce: giocare.
Il tennista serbo, ex numero uno al Mondo, insieme la decima finale agli Australian Open e il nuovo trofeo, di cui l’anno scorso è stato privato per le note vicende vaccini.
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