Discoteche, arriva l’ok del Cts per la riapertura graduale in zona bianca, ma il sindacato delle sale da ballo non è soddisfatto
In una nota, il Comitato Tecnico Scientifico ha fatto sapere che le discoteche e sale da ballo possono riaprire, ma con gradualità e in zona bianca. Si legge nella nota, che il Cts «ritiene che queste attività possano essere consentite in zona bianca garantendo:
- una presenza, compreso il personale dipendente, pari al 35% della capienza massima al chiuso e al 50% all’aperto;
- la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo d’aria e rispondenti ai requisiti qualitativi specificati nei documenti di indirizzo Iss;
- l’uso obbligatorio dei bicchieri monouso;
- la garanzia della possibilità di frequente igienizzazione delle mani oltre che la pulizia e la sanificazione dei locali;
- l’utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione di quello del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso».
Se da un lato, tale decisione è vista da Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, come un “segnale positivo, dall’altro il Silib, il Sindacato italiano dei locali da ballo, commenta aspramente la decisione: “Negli stadi e nei cinema aumentano la capienza, per le discoteche il 35% è una capienza talmente ridotta. E’ inaccettabile. E’ importante aprire ma non posiamo mantenere quella capienza, i costi di gestione sono ingenti e certamente non riusciremmo a coprirli“.
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A parlare è il presidente del Silib Maurizio Pasca, che ad Adnkronos ha anche detto: “Una discoteca che ha una capienza di 1000 persone ha almeno 50-60 persone che lavorano, allora significa che potrebbero entrare solo in 200. E’ ridicolo, solo il Cts poteva pensarlo. Ci dicano che vogliono tenere le discoteche chiuse, sarebbe più onesto, e ci diano ristori sostanziali”.
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha detto: “Il parere del Cts sulle discoteche è una buona notizia e speriamo che sia solo un primo passo verso una maggiore riapertura, considerato anche il quadro epidemiologico attuale che vede oltre 85 milioni di dosi somministrate e quasi 43 milioni di cittadini immunizzati. Confido, dunque, che già nelle prossime settimane saremo in grado di rivedere al rialzo le percentuali indicate dal Comitato. Rappresenta comunque un segnale di fiducia, un segno tangibile di ritorno graduale alla normalità”.
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