Dalla piattaforma sportiva si prevedono grossi cambiamenti
Dazn cambia tutto. Come riportato da “Sole 24 Ore” e poi dai principali quotidiani la piattaforma sportiva che trasmette la Serie A avrebbe deciso di abolire la concurrency.
Cosa è? Con lo stesso abbonamento, come succede con Prime Video o Netflix, più utenti possono accendere a un contenuto.
Questa opzione andrebbe a essere abolita: due device insieme non potrebbero più trasmettere con lo stesso abbonamento.
Una news che ha subito destato il panico tra gli abbonati di Dazn, già al centro delle polemiche per alcuni problemi riscontrati a inizio anno.
Leggi anche: Diletta Leotta e Dazn: ecco quali saranno le novità
Condizioni generali cambiate dopo 3 mesi e praticamente così diventerebbe il servizio streaming più costoso della storia, per non parlare della pessima qualità fin qui avuta.
Complimenti @DAZN_IT pic.twitter.com/4M894C43Nf— Alessandro (@90ordnasselA) November 9, 2021
Ma persino con Sky puoi usare almeno due dispositivi contemporaneamente, ovunque vuoi, grazie a SkyGo.
Questa puttanata è solo di quei cialtroni di @DAZN_IT #DAZNout https://t.co/zNeaYvIHiZ— Sneguročka ❄️ (@LaskaJuventus) November 9, 2021
La piattaforma, contattata dal Sole, non ha voluto parlare limitandosi a un “No comment”. Stando al quotidiano da Dazn sarebbero pronte le comunicazioni per gli abbonati.
Gli utenti avrebbero 30 giorni per accettare o chiedere il recesso. Molti hanno anche lamentato il fatto che una scelta del genere sia stata operata a stagione iniziata.
Proprio nel primo anno in cui DAZN si è aggiudicata i diritti della Serie A per il 2021-24 in partnership con Tim.
La scelta sarebbe stata raggiunta per tutelare i club e evitare accessi fraudolenti anche se lo sdoppiamento dell’account è pratica comune per tutte le piattaforme.
Pronti a fare guerra dal Codacons: “Se sarà confermata la decisione di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device – hanno fatto sapere – si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora Dazn fa marcia indietro”.
All’Agi, l’associazione ha detto: “Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, dall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori”.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.