Da Brescia la storia a lieto fine di un ragazzo senegalese: il medico gli regala una fattoria

Arriva da Brescia una storia bella di un’amicizia nata nel parcheggio dell’ospedale tra un giovane senegalese che chiedeva l’elemosina e un urologo che gli ha regalato una fattoria
Una storia a lieto fine che arriva da Brescia. Protagonisti sono un ragazzo senegalese e un medico che si sono incontrati all’ospedale di Chiari, nel Bresciano. I due si sono conosciuti nel parcheggio dell’ospedale e da lì giorno dopo giorno è nato un dialogo che si è trasformato in una bella amicizia.
Nel parcheggio il ragazzo senegalese chiedeva l’elemosina. E il medico gli ha teso la mano sino a realizzare un suo sogno. Infatti, dopo il periodo legato alla pandemia, periodo in cui l’urologo, il dottore Francesco Martino, originario di Catanzaro, e Dahoud, un giovane senegalese con la passione per la terra e gli animali, lo ha aiutato nel sostentamento regalandogli una carta prepagata, il medico ha fatto al ragazzo una domanda precisa: “Qual è il sogno della tua vita?”.
Il giovane senegalese non ha esitato nel rispondergli che il suo sogno era quello di tornare in Senegal “e aprire un allevamento di pulcini. Sono animali che si moltiplicano facilmente e possono garantire un sostentamento stabile”, riporta il Giornale di Brescia, raccontando la loro storia d’amicizia e di solidarietà.
E il medico ha trasformato quel desiderio in realtà. Ha infatti acquistato il terreno e contribuito a creare un allevamento che oggi ospita migliaia di pulcini, capre, conigli e anche piante da frutto. Il giovane ha imparato dal medico e non si è limitato alla fattoria ma l’ha trasformata anche in un rifugio, ospitando cinque bambini che vivevano per strada, Dahood li ha iscritti a scuola e gli ha offerto così un’opportunità di vita, proprio come è successo a lui. “Dahoud mi aggiorna quasi ogni giorno”, racconta Martino. “Quando sono andato a trovarlo, ho visto quanto fosse felice. Gli ho detto che è ora di trovare una fidanzata, ma lui ha risposto che vuole dedicarsi al lavoro per almeno due anni”.
Infine la loro storia potrebbe diventare un film grazie al regista Luca Rabotti, che sta lavorando proprio per raccontare questa meravigliosa storia d’amicizia.