Domenica sera su Rai Uno andrà in onda “Cuori”, la nuova fiction ambientata in ospedale tra vite da salvare e cuori da colmare
Domenica in prima serata su Rai Uno arriva “Cuori”, la nuova fiction Rai che punta al medical drama in costume.
“Cuori” è diretto da Riccardo Donna, già regista di importanti fiction come Un Medico in Famiglia e Non dirlo al mio capo. La sceneggiatura è scritta da Fabrizio Cestaro (Elis, Mauro Casiraghi(Solo per amore, Ris) e Simona Coppini (Tutti per Bruno).
La fiction è prodotta da Rai Fiction ed Aurora Tv Banijay, con Giannandrea Pecorelli e realizzata in collaborazione con il Centro di Produzione Tv Rai di Torino, città in cui si sono quindi effettuate le riprese di tutti gli episodi. La serie ha avuto anche il sostegno della Film Commission Torino Piemonte.
Cuori è ambientata a Tortino verso la fine degli anni Sessanta. Nel cast di attori vi sono Daniele Pecci, Matteo Martari e Pilar Sfogliati. Nel cast compaiono anche Carola Stagnaro (Suor Fiorenza), Gaia Messeklinger (Agata), Simona Nasi (Elvira), Piero Cardano (Riccardo Tosi) e Mario Viecca (Riccardo Tosi). In tutto, sono stati 46 gli attori ed attrici impegnati sul set, e 1.900 le comparse.
Nella prima puntata che andrà in onda domenica 17 ottobre inizieremo a conoscere i protagonisti e a scoprire meglio di cosa parlerà la serie.
Nello specifico Cesare Corvara, interpretato da Daniele Pecci è il Primario delle Molinette, nonché fondatore del primo reparto di cardiochirurgia italiano. Corvara lavora assistito da Alberto Ferraris, i cui panni li vesteMatteo Martari trova intollerabile doversi arrendere di fronte ai limiti della scienza.
I due non hanno vita facile a causa del capo chirurgo Enrico Mosca, che ama stare sotto i riflettori e sogna di poter prendere il posto del Primario.
Gli equilibri verranno alterati dall’arrivo di Delia Brunello (Pilar Fogliati), una cardiologa dall’orecchio assoluto direttamente da New York e che ha sempre faticato ad affermarsi in un mondo ancora maschilista.
Cuori racconta la volontà di un gruppo di entrare nella storia della medicina e che, allo stesso tempo, deve fare i conti con le lotte di potere interne e con problemi d’amore e ferite mai completamente rimarginate.
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