Difficile che da qui a mercoledì il premier possa cambiare idea: Mario Draghi “è irremovibile, non si vede come da qui a mercoledì possa cambiare idea”, dicono da Palazzo Chigi
Mario Draghi “è irremovibile, non si vede come da qui a mercoledì possa cambiare idea”, dicono da Palazzo Chigi. Intanto si attende mercoledì ma è difficile che il premier possa cambiare idea: “il governo non ha più agibilità politica” afferma il premier.
Mercoledì Mario Draghi prima al Senato poi alla Camera spiegherà perché secondo lui “la maggioranza non c’è più”. Potrebbe verificarsi che faccia un passo indietro e andare al Quirinale o restare in aula ad ascoltare il dibattito. E lì potrebbe prendere atto che non si può più andare avanti a governare. Da qui scatterebbero le dimissioni, quindi con ogni probabilità lo scioglimento delle Camere, infatti non si vedono altre possibilità di formare altri governi.
Potrebbe però aprirsi un altro scenario, qualora da Matteo Salvini alla Cinquestelle Mariolina Castellone, ci fosse la volontà di chiedere a Draghi di rimanere, con una fiducia piena e un mandato sino al 2023 che servirebbe a gestire le emergenze del nostro Paese e servirebbe altresì una risoluzione della larga maggioranza da sottoporre a un voto di fiducia.
Uno scenario quest’ultimo che sembra apparire lontano. Lo pensa anche Bruno Tabacci, che negli anni ha visto Draghi affrontare “ossi duri come i falchi della Bce” che spiega a Repubblica: “Non so con quali speranze si possa guardare a mercoledì, perché se queste sono le premesse”, se Conte medita sfracelli e Salvini accarezza l’idea delle elezioni, “la legislatura si chiude”, non senza “pesanti conseguenze” per il Paese. Voto il 2 ottobre, questa la data più probabile del voto.”
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