Crisi di Governo, ecco cosa accade ora e quali sono le possibili soluzioni
Crisi di Governo, ecco cosa accade ora e quali sono le possibili soluzioni che il Presidente Mattarella potrebbe mettere in atto
Lo scorso 14 giugno, il M5S guidato da Giuseppe Conte ha aperto una crisi di Governo. L’occasione nasce in seguito all’approvazione al Senato del decreto Aiuti, un pacchetto da 20 miliardi di euro destinato a famiglie e imprese. Il M5s si astiene sul voto di fiducia. Ma ciò che il M5S contesta è la norma che affida al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, i poteri speciali per la costruzione di un termovalorizzatore a Roma.
Le conseguenze sono state le dimissioni del premier Draghi, ma il capo dello Stato decide di respingerle e rinvia Draghi alle Camere. Nella giornata di ieri, al Senato, Draghi ha chiesto la fiducia. Dopo il suo discorso e le repliche dei capigruppo, Draghi riprende la parola in Senato dove pronuncia un intervento breve, ma duro. Non accoglie le richieste di Lega e Fi, ma chiede di votare la fiducia sulla risoluzione presentata dal senatore Pier Ferdinando Casini.
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Il Senato vota la fiducia al governo, approvando la risoluzione con 95 voti a favore e 38 contrari, ma senatori di M5s sono presenti in aula ma sono “non votanti”, Lega e Fi non votano. Anche se il Senato approva, tuttavia la crisi politica è in atto ed è forte. Per questo motivo, il premier, oggi, si recherà prima alla Camera e poi dal Presidente Sergio Mattarella, per presentare le sue dimissioni. A questo punto il gioco passa nelle mani del Presidente della Repubblica che ha diverse possibilità: sciogliere le Camere e andare al voto anticipato, affidare un nuovo incarico a Draghi o dar vita ad un governo di scopo per varare la legge di bilancio.
Se si dovesse andare alle urne, il 2 e il 9 ottobre potrebbero essere le date possibili per le elezioni.
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