Covid, più rischi neurologici per i bambini esposti a virus in gravidanza. A dirlo uno studio presentato al Congresso Europeo di Psichiatria
Un team composto da scienziati dell’ospedale universitario Marqués de Valdecilla a Santander, in Spagna e dell’Università di Barcellona, hanno messo in evidenza la possibilità che i bambini entrati in contatto con il virus del Coronavirus durante la gravidanza possano sviluppare maggiormente deficit neurologici.
La ricerca si è basata su indagini ormonali, test salivari, psicologici, biochimici e attitudinali, ma come si legge su Il Fatto quotidiano, “i risultati presentati riguardavano i bambini nei primi sei mesi di vita, ma il progetto proseguirà fino ai 42 mesi”.
Gli scienziati hanno rilevato la “difficoltà nel rilassarsi quando venivano tenuti in braccio e nel controllo dei movimenti della testa e delle spalle”.
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Ayesa Arriola ha però spiegato che “Non tutti i bambini nati da madri con l’infezione erano associati a differenze di sviluppo neurologico ma i nostri dati suggeriscono un aumento del rischio rispetto ai bambini che non erano stati esposti alla malattia. Sarà necessario eseguire uno studio più ampio per confermare questi risultati”.
Inoltre, Águeda Castro Quintas, dell’Università di Barcellona, ha aggiunto: “Abbiamo scoperto che questi bambini potevano reagire in modo diverso quando venivano presi in braccio e coccolati il nostro lavoro proseguirà, siamo in una fase iniziale. Gli effetti neurologici sono stati osservati a sei settimane, ma non sappiamo se comporteranno difficoltà a lungo termine. I test sono stati condotti in modo molto attento, madri e bambini sono stati esaminati attentamente da medici esperti, sia prima che dopo il parto”.
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— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) June 12, 2022
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