Covid, ecco cosa prevede la nuova circolare del Ministero della Salute
Covid, ecco cosa prevede la nuova circolare del Ministero della Salute in caso di positività o per chi è asintomatico
Ieri, primo giorno del 2023, è stata pubblicata una nuova circolare del Ministero della Salute riguardo la fine dell’isolamento per ci è asintomatico.
Le indicazioni firmate da Gianni Rezza, evidenziano la necessità di ù senso di responsabilità e autosorveglianza. Infatti, per chi è asintomatico o per chi non hanno sintomi da almeno 2 giorni, la fine dell’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni a partire dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi «a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare».
Però per chi è sempre stato asintomatico per uscire dall’isolamento servirà un test negativo effettuato presso una struttura sanitaria o in farmacia (non un tampone fatto a casa).
Secondo recenti indicazioni OMS, sarebbe quindi opportuno concentrarsi anche su misure mirate che proteggano le popolazioni vulnerabili. La ricerca dei contatti e l’autosorveglianza dovrebbero prioritariamente essere condotte ed applicate in individui a rischio di malattia grave, contesti ad alto rischio (assistenza sanitaria, case di cura e strutture di assistenza a lungo termine), e in situazioni di maggiore preoccupazione (ad esempio, una variante emergente di interesse o preoccupazione).
L’utilizzo di mascherine è efficace nel ridurre la trasmissione dei virus respiratori e nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi,
finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave. Analogamente, nel caso di un eventuale sensibile peggioramento del quadro epidemiologico, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti.
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Al momento in Italia l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie è obbligatorio per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le
strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.
Infine, per i contatti stretti dei soggetti positivi è prescritta l’autosorveglianza, “in questa fase dovranno indossare obbligatoriamente mascherine FFP2 al chiuso o in presenza di assembramenti fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto. Se sopraggiungono sintomi, sarà bene sottoporsi al tampone. Agli operatori sanitari viene richiesto un test giornaliero fino al quinto giorno dall’ultimo contatto”.
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