Covid Cina, tamponi per chi sbarca all’aeroporto di Malpensa

Covid Cina, tamponi per chi sbarca all'aeroporto di Malpensa

Covid, tamponi per chi sbarca all’aeroporto di Malpensa e proviene dalla Cina dove i contagi sono alle stelle

Il Cina i casi di Covid-19 sembrano essere esplosi, creando non pochi problemi alle strutture ospedaliere. Nonostante i dati ufficiali non parlino di ospedalizzazioni e malattie gravi, sembra che la realtà sia ben diversa.

La Regione Lombardia ha così deciso di mettere a disposizione, presso l’aeroporto di Malpensa, la possibilità di sottoporsi a tampone per chi arriva dalla Cina. La direzione generale Welfare della Regione Lombardia specifica che “la richiesta non è obbligatoria”, ma che “si tratta di una misura di prevenzione che serve anche ad accertare il tipo di variante Covid di chi arriva dal paese asiatico. Al momento sono stati eseguiti 210 tamponi. Ed è stato già avviato il sequenziamento e domani si avranno i primi risultati”. La nuova disposizione sarà attiva fino al 30 gennaio “salvo diversa rivalutazione della situazione epidemiologica”.

In una intervista a La Stampa Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica, ha detto: «Il rischio che i milioni di contagi Covid registrati dalla Cina favoriscano lo sviluppo di nuove varianti del coronavirus pandemico esiste.  Una variante più contagiosa di Omicron è difficile, siamo già a livelli record. Il pericolo è che ne nasca una più patogenica, uno scenario possibile».

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Anche Matteo Bassetti è intervenuto sulla vicenda, dichiarando: «A distanza di 3 anni siamo in una situazione in cui non avrei mai immaginato di trovarmi. Se vogliamo evitare di riprendere un Sars-CoV-2 mutato dobbiamo intervenire subito: servono controlli su tutti i voli dalla Cina, restrizioni ai viaggi, tampone molecolare ai passeggeri nelle 24 ore precedenti la partenza o quarantena all’arrivo con test molecolare per uscirne, altrimenti chi arriva non deve circolare. Sarebbe una misura che dovrebbe prendere, non l’Italia da sola, ma tutta l’Europa. E non per un mese, ma per 6».

Poi aggiunge Bassetti: «Non sono mai stato allarmista, ma ora dico che dobbiamo alzare una barriera per proteggerci da quanto sta accadendo in Cina, dove è in corso una nuova ondata di Covid senza precedenti e su cui c’è censura».

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/coronavirus-cina-maschera-medico-4910360/

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