Corte Costituzionale, al via la valutazione degli otto referendum
Corte Costituzionale, al via la valutazione degli otto referendum sulla giustizia e sul fine vita proposti da partiti e associazioni
Sono otto i temi su cui la Corte Costituzionale è chiamata a decidere per indire altrettanti referendum. Di questi otto, sei sono stati proposti dai Radicali e dalla Lega e riguardano la Giustizia. Nello specifico, i temi sono: separazione delle carriere, responsabilità civile dei giudici, abolizione della legge Severino, stretta sulla custodia cautelare, firme per presentare una candidatura al Csm, presenza degli avvocati nei consigli giudiziari.
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I due temi restanti sono stati proposti dall’Associazione Luca Coscioni e dai Radicali, e riguardano l’omicidio del consenziente – cioè l’eutanasia – e la liberalizzazione della coltivazione della cannabis.
I giudici della Corte Costituzionale hanno tre possibili repliche, potranno dunque giudicarli ammissibili, in parte ammissibili, o totalmente da bocciare. Dopo sarà il popolo italiano a esprimersi su di essi con voto favorevole o meno.
Il referendum, ha detto è uno strumento fondamentale: «È banale dirlo, ma i referendum sono una cosa molto seria e perciò bisogna evitare di cercare ad ogni costo il pelo nell’uovo per buttarli nel cestino. Dobbiamo impegnarci al massimo per consentire, il più possibile, il voto popolare». Ha poi aggiunto e ribadito: «Davanti ai quesiti referendari ci si può porre in due modi: o cercare qualunque pelo nell’uovo per buttarli nel cestino, oppure cercare di vedere se ci sono ragionevoli argomenti per dichiarare ammissibili referendum che pure hanno qualche difetto».
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