Ne avete sentito parlare?
L’ultimo social, sì l’ennesimo, si chiama Clubhouse. Dopo Facebook, Twitter, Snapchat e Instagram c’è una nuova piattaforma di condivisione.
Questa volta non si usa direttamente la propria immagine ma solo la propria voce per parlare di tematiche di vario genere.
Il social viene, inevitabilmente dagli Stati Uniti e sta iniziando, pian piano, a prendere piede anche in Italia, per ora solo per i sistemi iOS.
È una sorta di Telegram (altro social molto discusso) basato solo sui messaggi: in questo caso ci sono stanze in cui si affrontano i temi più disparati e in cui gli utenti vengono invitati a “entrare”
Ogni profilo corrisponde a un numero di telefono e i singoli utenti indicano i propri interessi e quindi vengono indicizzati verso le stanze in cui entrare in base ai propri gusti; si possono collegare anche gli account Twitter e Instagram, così che, gli altri utenti possano seguire su tutti i profili gli “amici” delle “stanze”.
Il nostro scopo era costruire un’esperienza social che venisse percepita come più umana, dove invece di postare ci si riunisce con altre persone per parlare – hanno spiegato (come riporta “Il Post”) qualche giorno fa i fondatori di Clubhouse, Paul Davison e Rohan Seth, sul blog del social network – Volevamo creare uno spazio tale per cui quando chiudi la app ti senti meglio di quando l’hai aperta, perché ti ha permesso di approfondire un’amicizia, incontrare persone nuove e imparare qualcosa.
Le conversazioni non vengono registrate e non possono nemmeno essere salvate e condivise. Chiunque può aprire una stanza e scegliere se renderla pubblica o aprirla solo per alcuni.
Ogni utente può invitare due persone: quindi per accedere al social bisogna farsi mandare l’accesso da utenti già registrati.
Secondo gli ultimi dati ci sono già 2 milioni di iscritti: in America, tra gli utenti famosi Oprah Winfrey, Drake ed Elon Musk.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.