Claudia Rivelli, sorella di Ornella Muti, sarà processata per droga. Sequestrata in casa una bottiglia di Gbl, la droga dello stupro
Claudia Rivelli, sorella di Ornella Muti che negli anni ’70 è stata una vera star dei fotoromanzi, sarà processata per “detenzione di droga”, in seguito alla ricezione di un pacco nella sua abitazione. Il pacco è stato intercettato dalle forze di polizia che erano da tempo impegnate su una pista riguardante il traffico di Gbl, meglio conosciuta come la “droga dello stupro”.
La Rivelli si è detta estranea al traffico, ma non ha negato l’evidenza, ovvero l’uso del contenuto del pacco, ma per scopi ben lontani dal consumo di droga. Secondo quanto riportato da Tgcom24, l’attrice avrebbe dichiarato: “Lo uso per pulire l’argenteria e mio figlio lo usa per lavare la macchina. Infatti questo pacco dovevo spedirlo a lui, che abita a Londra”.
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inoltre sono stati resi noti altri dettagli della deposizione di Claudia Rivelli: “La sostanza la usavo per pulire l’argenteria e una delle due auto di mio figlio che è rimasta a Roma. Quelle bottiglie le ha ordinate lui su internet, io non sono capace. Una la dovevo mandare a lui perché gli serviva in Inghilterra, dove è legale, l’altra arrivata a casa era un ordine che aveva fatto partire lui in aggiunta, perché il primo non lo consegnavano. Un flacone, poi, io lo tengo sempre a casa per fare le pulizie insieme alla domestica“.
Inoltre, la donna che a quanto pare sembra essere incappata in un malinteso, dichiara che il pacco era a casa della madre, deceduta da diversi mesi: “Era arrivato lì perché quell’ordine era stato chiesto da mia madre a mio figlio. È stata lei a far conoscere a noi le proprietà di questa sostanza per la pulizia e voleva che avessi una bottiglia di scorta anche io. Lei la usava sempre per gli arredi in argento e i metalli“.
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