Civitanova Marche, chi era la vittima uccisa in strada da un italiano

Civitanova Marche, chi era la vittima uccisa in strada da un italiano

Civitanova Marche, chi era la vittima uccisa in strada da un italiano che non aveva apprezzato la frase rivolta alla compagna

Nel primo pomeriggio di ieri, 29 luglio, un ambulante nigeriano è stato aggredito e ucciso da un 32enne di origini campane a Civitanova Marche. La vittima avrebbe avvicinato la compagna dell’uomo per chiedere di acquistare la sua merce o di dargli del denaro. Ma a scatenare la furia dell’assassino, Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, sarebbe stata la frase: «Bella compra i miei fazzoletti o dammi un euro».

L’uomo, sentita la frase, si sarebbe scagliato sull’ambulante e lo avrebbe colpito ripetutamente fino ad ucciderlo. Le telecamere di sicurezza hanno ripreso tutta la scena, mentre si apprende che chi ha assistito alla scena ha gridato di lasciarlo stare, altrimenti lo avrebbe ucciso. L’aggressore non si è fermato e quando ormai la vittima era morta, si è allontanato sottraendogli anche il cellulare. L’uomo arrestato dalla polizia è accusato di omicidio e di furto.

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Ferlazzo, come si legge su Open, è un “operaio di origini campane che lavora a Civitanova Alta, ha piccoli precedenti penali ed è difeso d’ufficio dall’avvocata Roberta Bizzarri”. Mentre la vittima era Alika Ogorchukwu, un cittadino nigeriano di 39 anni, che lascia una moglie e un bimbo di 8 anni.

La vittima utilizzava una stampella per camminare, poiché nel 2021 fu investito da una macchina alla cui guida vi era un uomo ubriaco. L’assicurazione lo aveva risarcito con 40 mila euro, ma dall’incidente doveva utilizzare sempre la stampella. La vittima viveva con la famiglia in un appartamento in affitto a San Severino Marche. Tutti lo ricordano come una persona buona e per nulla molesta.

L’avvocato della vittima, Francesco Mantella, ha raccontato all’Ansa: «Ero al telefono con una persona che mi stava dicendo che un uomo di colore era stato appena ucciso a bastonate e che aveva una stampella. Ho collegato subito la descrizione ad Alika e purtroppo ho avuto conferma che era lui. Non era una persona molesta, era buono, non cercava mai guai. Dopo l’incidente che aveva avuto aveva preso anche dei soldi dall’assicurazione ed economicamente non stava male. Ancora si arrangiava a fare il venditore ambulante ed era conosciuto da molti. Aspettava l’inizio del processo al suo investitore, si sarebbe costituito parte civile».

Fonte immagine: https://twitter.com/GenCar5/status/1553099867920154624/photo/1

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