“Che Tempo che fa”: la lettera di Luciana Littizzetto a Gasparri

Una missiva sulla legge 194

Luciana Littizzetto non le manda a dire. La comica, dal palcoscenico di “Che tempo che fa” ha scritto una lettera a Maurizio Gasparri.

Una missiva che allude al ddl depositato dal politico per chiedere il riconoscimento giuridico del feto. La richiesta andrebbe a inficiare sulla legge sull’aborto e sulla ipotetica.

Ecco che così Luciana Littizzetto ha scritto una lettera incitando Gasparri a non toccare la 194 «che è di tutte le donne»

«Come posso sapere io come si sente una donna alla quale il medico ha detto che il bambino che sta crescendo dentro di lei dovrà vivere una vita intera di sofferenza?» si chiede Littizzetto.

«Come posso sapere io come si sente una ragazzetta di 15 anni che cercava amore e si è ritrovata mamma per errore?. Come posso sapere io come si sente una donna sola, senza soldi, magari con altri figli che già non riesce a sfamare. E come posso sapere io come si sentono un sacco di altre donne che scelgono di non essere mamme per chissà quali motivi».

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Poi continua: «Non lo so. Ma una cosa la so. So che basta un attimo Gaspy per tornare indietro di anni e ricominciare con i ferri da calza. Quindi lo dirò forte e chiaro: la 194 non si deve toccare».

Infine conclude: «Perché non proponi di fare una sana educazione sessuale e sentimentale a scuola? Fatta bene, diretta, senza pruderie. In questo modo calerebbero non solo gli aborti, ma anche le malattie sessualmente trasmessibili, che colpiscono soprattutto i più giovani e sono davvero un problema».

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