Caso Varriale: la Rai prende una posizione dopo le indagini per stalking

Il giornalista è stato denunciato dall’ex compagna

Enrico Varriale è nell’occhio del ciclone dopo che è venuta a galla una brutta vicenda giudiziaria che lo riguarda.

L’ex compagna lo ha infatti denunciato per stalking e la Procura di Roma ha parto una indagine per mettere luce sul caso.

Il giornalista, sollevato da mesi dall’incarico di direttore di Rai Sport, ieri sera, 6 ottobre, non è comunque andato in video per il match di Nations League tra Italia e Spagna.

La direzione della rete è quella di aspettare l’esito delle indagini: fino a quel momento Varriale non tornerà in vide.

Al momento come ha spiegato l’Ansa non è stato preso nessun provvedimenti nei confronti del giornalista Rai. La decisione è stata presa in via preventiva e di comune accordo per evitare sovraesposizioni e polemiche sia per la rete che per Varriale.

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Il Giudice delle indagini preliminari ha intanto disposto “il divieto di avvicinamento a meno di 300 metri nei luoghi frequentati dalla persona offesa”, l’sua ex compagna.

Si parla infatti di comportamenti reiterati e di un atteggiamento violento: accuse che sono state prontamente smentite da Varriale che interrogato a fine settembre avrebbe parlato di “accuse false”.

«Non c’è stata nessuna sospensione – ha detto Varriale – e chi ne ha parlato e ha sbattuto il mostro in prima pagine ne risponderà nelle sedi opportune. Tutto è andato diversamente. In accordo con la direzione della mia testata e con i vertici dell’Azienda, abbiamo deciso che sarebbe stato più opportuno per me non seguire la partita del 10. Questo per non dar luogo achiacchiere, equivoci, strumentalizzazioni e risvolti spiacevoli. A tutela della Rai e mia. Ripeto: una decisione presa di comune accordo. Nessuna sospensione e alcun provvedimento disciplinare».

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