Caso Sara Pedri, sono riprese le ricerche. Ecco le novità

Caso Sara Pedri, sono riprese le ricerche. Ecco le novità

Caso Sara Pedri, sono riprese le ricerche. Ecco le novità sulla scomparsa della ginecologa originaria di Forlì

Sono riprese oggi, 17 ottobre, le ricerche di Sara Pedri nelle acque del lago di Santa Giustina, in Trentino. La ginecologa di 31 anni originaria di Forlì è scomparsa dal 4 marzo del 2021.

Le operazioni di ricerca sono iniziate nella mattina di ieri. Sul posto, oltre ai cani specializzati nella ricerca di cadaveri in acqua, sono presenti – coordinati dal comandante della compagnia dei carabinieri di Cles, Guido Quatrale – cinque unità cinofile della polizia di Monaco di Baviera, un’unità dei carabinieri di Bologna, i carabinieri subacquei di Genova e i militari di Cles. Presenti anche i corpi dei vigili del fuoco di Cles, Banco e Cagnò.

Dalle ultime ricerche sono emerse delle tracce segnalate ieri dai cani molecolari. La prima ha dato esito negativo. È in corso la verifica di una terza traccia, individuata dalle unità cinofile lo scorso anno.

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Il bacino del lago, come riporta Il Corriere della Sera, viene setacciato palmo a palmo: «Il cane si mette sulla punta del gommone e si battono i quadranti in cui abbiamo suddiviso il lago alla ricerca di “positività” date dal fiuto del cane», riferisce il maggiore Quatrale.

Le operazioni non sono facili da condurre, perché «La visibilità è quasi nulla — spiega il luogotenente Maurizio Gargiulo, comandante del Nucleo carabinieri subacquei di Genova, sempre al Corriere delle Sera —. Abbiamo difficoltà anche a leggere i dati del nostro computer retroilluminato che abbiamo al polso. Si tratta di fare un’immersione nel fango, per questo l’unica possibilità è un’attività di ricerca tattile».

Tuttavia, le ricerche del corpo di Sara proseguono. L’ipotesi è che la giovane dottoressa si sia suicidata, lanciandosi da un dirupo nelle acque del torrente Noce, dove sarebbe poi stata trascinata fino al lago di Santa Giustina. Il gesto estremo potrebbe essere stato maturato dopo aver subito per mesi le vessazioni sul posto di lavoro. Questa sarebbe la convinzione della sorella e dei familiari di Sara.

La Procura di Trento ha aperto un fascicolo a carico dell’ex primario del reparto di ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, Saverio Tateo, e della sua vice, Liliana Mereu, che hanno sempre respinto qualsiasi accusa di vessazione nei confronti di Sara Pedri.

Fonte immagine: https://twitter.com/Nutizieri/status/1581595203940802561/photo/1

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