Caso Monteiro, Gabriele Bianchi: “Non l’ho toccato nemmeno con un dito”

Morte Willy Monteiro, altro duro colpo per la famiglia. Ecco cosa è successo

Caso Monteiro, Gabriele Bianchi rilascia in aula una dichiarazione spontanea: “Non l’ho toccato nemmeno con un dito”

Nel corso dell’ultima udienza per l’omicidio del giovane Willy Monteiro Duarte, avvenuta a Colleferro il 6 settembre 2020, uno degli imputati, Gabriele Bianchi ha dichiarato spontaneamente: «Willy non l’ho toccato nemmeno con un dito. Io non sarei stato in grado, nemmeno se lo avessi voluto, di fare quello di cui mi si accusa».

ha poi aggiunto: «Willy merita giustizia come la merita la sua famiglia. Vorrei poter tornare a quella maledetta notte e cambiare tutto. Io sogno ancora di tornare dalla mia famiglia e crescere mio figlio».

Per l’omicidio del 21enne, sono indagati, oltre a Gabriele Bianchi, anche il fratello Marco e due presunti complici Francesco Belleggia e Mario Pincarelli.

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Oggi era attesa la sentenza, ma è stata rinviata al prossimo 14 luglio. Per i fratelli la procura di Velletri ha chiesto la pena l’ergastolo, mentre per i complici sono stati chiesti 24 anni di reclusione.

Gli avvocati di Belleggia e Pincarelli hanno chiesto l’assoluzione per i due assistiti, mettendo in discussione le prove fornite, evidenziando incongruenze nela ricostruzione dei fatti. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, gli avvocati sostengono che «Nessuno dei 26 testimoni oculari può aver visto con chiarezza quello che stava succedendo. Al momento del pestaggio era buio, c’era troppa gente presente, alcune visuali erano coperte da una siepe, altre testimonianze non tengono conto dell’altezza effettiva dei due perché uno di loro era sul marciapiede».

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