Carcere minorile di Milano Cesare Beccaria, 7 persone evase, due delle quali sono state individuate e arrestate nella notte
Approfittando della festività e del fatto che vi erano attività interne, sette detenuti del carcere minorile di Milano Cesare Beccaria sono evasi. Dopo aver distratto una guardia, i sette probabilmente sono fuggiti sfruttando delle impalcature montate nel cortile interno del carcere. A scappare sono stati in sette, tra i 17 e i 19 anni, di cui cinque sono italiani e due di nazionalità straniera. Due di loro sono stati ripresi nel corso della notte.
Non si sarebbe trattata di una fuga improvvisata, ma si sospetta che sia stata organizzata con calma. Secondo le prime informazioni, riportate dal Corriere della Sera, tutti “si trovavano al Beccaria sottoposti a provvedimenti di custodia cautelare per reati contro il patrimonio come furti e rapine. Nessuno aveva quindi condanne definitive da scontare, ma alcuni di loro erano già stati protagonisti di intemperanze e disturbi all’interno dell’istituto”.
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Il segretario generale Donato Capece del sindacato Sappe, ha dichiarato: «Adesso è prioritario catturare gli evasi ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della polizia penitenziaria del Beccaria».
Il sindacato Uilpa guidato da Gennarino De Fazio, invece denuncia: «Negli istituti minorili, per ragioni legate anche al sovraffollamento penitenziario nelle carceri, l’età dei detenuti può arrivare fino 25 anni».
Per De Fazio «sono in vorticoso aumento i casi d’aggressione agli operatori, di sommosse e, come in questo caso, di evasione. Ciò è evidentemente imputabile a una serie di fattori», tra cui appunto «l’innalzamento del limite d’età».
«Non sappiamo ancora – riferisce il segretario dell’Uspp Gian Luigi Madonia – se possano esserci responsabilità organizzative o professionali del Reparto o deficit strutturali che hanno indebolito i sistemi di sicurezza, ma possiamo affermare che l’evasione è eclatante. Sette soggetti insieme è un evento che probabilmente non ha precedenti. Ennesimo brutto segnale di un sistema penitenziario da ricostruire, perché ormai al collasso sotto tutti i punti di vista».
Dopo l’evasione, per protesta, i detenuti hanno appiccato un incendio in carcere. Due agenti sono stati portati in ospedale per intossicazione causata dal fumo.
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