Il cantante ha parlato dei suoi problemi di salute
Caparezza, ovvero Michele Salvemini, ha parlato di alcuni problemi di salute che limitano e stanno condizionando la sua carriera.
A “Il Resto del Carlino”, Caparezza ha infatti parlato dell’acufene.
Il racconto di Caparezza
«Faccio questi venti e mi fermo. Non posso rischiare troppo. Soffrendo di acufene e ipoacusia non posso più fare lunghi giri di concerti come accadeva in passato. In questi sette anni di difficoltà ho incontrato tanti colleghi che m’hanno detto senti questo, fatti vedere da quello, io l’ho fatto ma non è cambiato alcunché. Così ho smesso di cercare cure miracolose per il mio deficit uditivo».
E poi un periodo di crisi in cui ha provato qualsiasi cura possibile ma senza avere successo. «Alla fine ho capito che dovrò semplicemente tenermelo e magari pensare ad altro, distrarmi».
Dichiarazioni che per molti erano simili a un ritiro dalle scene musciali, poi la precisazione dell’ufficio stampa: “Semplicemente il tour in partenza domani da Treviso, che segue l’uscita del disco “EXUVIA”, avrà solo 20 date in Italia”.
Caparezza però non si è dato per vinto, o meglio si è concentrato su altre passioni come quella per il mondo dei fumetti.
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«Ho seguito un corso di sceneggiatura che un giorno potrebbe dare i suoi frutti, se non in un volume grafico vero e proprio, magari in un lavoro musicale legato al pianeta della striscia disegnata».
Un accenno alla malattia era stato fatto nella sua canzone Larsen. Caparezza infatti intonava: «Fischia l’orecchio, infuria l’acufene / Nella testa vuvuzela mica l’ukulele».
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