Can Yaman: “È un amore leale, in cui mi assumo le mie responsabilità”

In un’intervista rilasciata su Vanity Fair che gli dedica la copertina, Can Yaman si racconta tra il lavoro e l’amore per Diletta Leotta

In una lunga intervista rilasciata a Vanity Fair, Can Yaman si racconta a 360 gradi. Per l’occasione, Vanity Fair gli dedica anche la cover in cui l’attore turco, iconograficamente, gioca sul suo essere l’«oggetto del desiderio» di un femminile plurale e vario.

In preparazione per Sandokan, la serie evento internazionale di Lux Vide, Can Yaman parla di molti aspetti della sua vita: dall’infanzia fino ad oggi e al rapporto con la fidanzata Diletta Leotta.

«C’è stato un momento oscuro nella mia vita in cui il lavoro di mio padre ha iniziato ad andare male, molto male, e non avevamo i soldi neanche per pagare le rette di scuola. Ma se vivi il presente, e ti impegni in quello che fai, non hai tempo per la paura. Rimboccarsi le maniche, seguire l’istinto e andare a segno: questo è stato il mio segreto. Grazie a un amico speciale, un genietto che non parlava con nessuno eccetto me, un ragazzo albanese con cui mi piaceva fare tutto, iniziai a vincere una borsa di studio dopo l’altra, fino a diventare avvocato, poi attore» ha dichiarato l’attore turco che su Instagram vanta oltre otto milioni di follower.

«La mattina sono uno maldisposto, silenzioso. Scontroso e irritabile prima di una certa ora, torno gioioso di pomeriggio, dal tramonto in poi. Non a caso soffro un po’ d’insonnia» ha confidato Can Yaman che si definisce un “animale della notte” che conserva tutte le lettere delle sue fan: «Ce ne sono di un po’ ossessive, che quando prendi loro il cellulare per scattare il selfie ti accorgi che mi hanno stampato dappertutto. Sul borsone, sulla maglia, sul cappellino, sulla cover del telefono. Dall’Argentina all’India, da Israele all’Australia, ognuna mi desidera in maniera diversa».

Sulla storia d’amore con Diletta Leotta, l’attore turco ha confessato: «È un amore leale, in cui mi assumo le mie responsabilità, come si è visto. Ho grande rispetto per lei, per il nostro rapporto e la riservatezza è la nostra prima promessa: quel che ci riguarda lo comunichiamo noi, insieme. Quando sarà il matrimonio di cui tutti parlano? Io sono uno che agisce senza metterci tanto, senza giri di parole. Seguo la spinta, veloce. Credo che l’istinto sia nel nome di Dio. Ma su qualcosa teniamoci la sorpresa».

La copertina verrà accompagnata da una serie di contenuti video digital esclusivi in cui Can Yaman risponde dietro le quinte (anche) alle provocazioni che più suscita online.

 

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