Cagliari, un altro femminicidio. La sera prima la vittima aveva chiesto aiuto

Cagliari, un altro femminicidio. La sera prima la vittima, Angelica Salis, aveva chiesto aiuto, ma non aveva ottenuto alcun sostegno

Angelica Salis si aggiunge al triste e lungo elenco delle donne vittima di femminicidio. La donna è morta in seguito alle ferite riportate dall’aggressione del marito, che l’ha colpita con sei coltellate. Angelica è morta dissanguata nel suo appartamento di Quartucciu, in provincia di Cagliari. Ad avvertire le forze dell’ordine è stato il marito, Paolo Randaccio, 67 anni, confessando l’omicidio.

L’uomo, secondo quanto riportato da Fanpage, vessava da tempo la moglie con violenze sia fisiche che psicologiche. “Sono a casa, venite: ho ucciso mia moglie”, queste le parole che l’assassino ha rivolto alle forze dell’ordine confessando l’omicidio.

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Dalle prime ricostruzioni dei fatti è emersa quella che dovrebbe essere la dinamica dell’omicidio, secondo cui la donna sarebbe stata colpita nella cucina, senza che la donna si rendesse conto di quanto le stesse accadendo. non risulterebbero, infatti, elementi che facciano pensare al tentativo della donna di difendersi. Le sei coltellate subite non le hanno dato scampo, facendo subentrare in breve tempo la morte. I soccorritori e il personale del 118 non ha potuto far nulla per salvare la donna, se non constatarne il decesso.

L’uomo è stato portato prima in caserma e poi tradotto nel carcere di Uta in attesa di un ulteriore interrogatorio. La posizione dell’uomo è particolarmente grave, poichè l’uomo era solito usarle violenze. Secondo le indagini degli investigatori, la donna il giorno prima era scappata da casa dopo essere stata picchiata dall’uomo. Aveva raggiunto un bar vicino e chiesto aiuto, ma a quanto pare non ha ottenuto l’aiuto sperato. A quanto pare i presenti non le hanno creduto, considerando la donna in uno stato confusionale. Ieri il tragico epilogo, che forse si poteva evitare.

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