Bythos, arriva la nuova variante del Covid. Ecco di cosa si tratta e cosa ha detto l’organizzazione mondiale della Sanità
L’Oms ha messo sotto osservazione una nuova variante di Omicron 5, denominata Bythos. La sua caratteristica, emersa fino ad ora, è la maggiore trasmissibilità aggiunta alla fuga immunitaria.
Fino ad ora questa variante è stata identificata in 46 Paesi, di cui 7 (Australia, Nuova Zelanda, Austria, Danimarca, Regno Unito, Svezia e Stati Uniti) hanno segnalato a oggi oltre 100 sequenze. «Al momento – ha dichiarato l’Oms – non sono state riportate evidenze epidemiologiche secondo cui XBF causi un aumento di casi Covid, ricoveri o morti».
Ma perché hanno chiamato questa variante Bythos? Bythos è una parola di origine greca che significa “profondità” o “abisso”. Nella mitologia greca, Bythos era uno dei primi dei cosiddetti “Dei primordiali”, divinità che rappresentavano le forze naturali dell’universo e che erano considerati i progenitori dei successivi dei olimpici. Bythos, insieme alla sua compagna Misthos, rappresentava le profondità dell’oceano e l’oscurità che si trovava al di sotto della superficie del mare. La figura di Bythos è stata spesso associata alla filosofia gnostica, dove rappresenta l’abisso dell’inconscio che l’anima deve attraversare per raggiungere la conoscenza suprema.
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Nella mitologia greca, Bythos non era solitamente rappresentato con una forma umana o animale, ma era più spesso associato ad un’entità astratta che rappresentava l’abisso dell’oceano e le profondità del mare. Alcune rappresentazioni artistiche di Bythos lo mostrano come una figura maschile con il torso umano e la coda di un pesce o una creatura marina simile, mentre altre lo raffigurano come un mostro marino con molte teste o serpentiforme.
Intanto, l’Oms ha parlato di un crollo dei casi Covid nel mondo e morti dimezzate nei 28 giorni dal 16 gennaio al 12 febbraio. A livello globale sono stati registrati oltre 6,7 milioni di nuovi contagi e oltre 64mila decessi, pari a -92% e -47% rispettivamente rispetto ai 28 giorni precedenti. L’Oms ha ribadito che “le tendenze attuali sono sottostime del numero reale di infezioni e reinfezioni” da Sars-CoV-2, “come mostrano le indagini sulla prevalenza. Questo è in parte dovuto alla riduzione dei test e ai ritardi nella segnalazione in molti Paesi. I dati presentati possono essere incompleti e pertanto dovrebbero essere interpretati con cautela”.
Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha assicurato che continuerà a cercare l’origine della pandemia di Covid: “Dobbiamo continuare a premere finché non avremo la risposta. Sapere come è iniziata questa pandemia è molto, molto importante”.
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