Boris Johnson, il primo ministro inglese lascia l’incarico dopo le dimissioni di diversi ministri, ma resterà in carica fino all’autunno
Il primo ministro inglese, Boris Johnson, oggi 7 luglio, si dimetterà dal suo incarico a Downing Street. Era da tempo che il governo del leader dei Conservatori vacillava, ma il colpo di grazia è arrivato nella giornata di ieri, quando quattro ministri del Governo Johnson si sono dimessi, provocando una reazione a catena di dimissioni: se ne contano 50.
A dare la spallata definitiva è stato Nadhim Zahawi, nominato Cancelliere dello Scacchiere solo due giorni fa al posto del dimissionario Rishi Sunak. Rivolgendosi a Johnson ha scritto Zahawi: «Primo ministro tu sai nel tuo cuore quel è la cosa giusta da fare: vai via adesso. Il Paese merita un governo che è non solo stabile, ma che agisce con integrità».
I ministri dimissionari sono quello per l’Irlanda del Nord, Brandon Lewis, quello per la sicurezza, Damian Hinds, quello per la Scienza, George Freeman, e la ministra del Tesoro, Helen Whately.
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Lewis, ha spiegato le ragioni della loro sfiducia: “un governo dignitoso e responsabile si basa su onestà, integrità e rispetto reciproco: è motivo di profondo rammarico personale per me dover lasciare il governo poiché non credo più che quei valori devono rispettati”, aggiungendo che “una decisione di lasciare il governo non viene soprattutto mai presa alla leggera, in un momento così critico per l’Irlanda del Nord”.
Hind, invece, ha dichiarato: “È stato un enorme privilegio e responsabilità ricoprire il ruolo di ministro della Sicurezza. Non devono volerci le dimissioni di membri di colleghi, ma per il nostro Paese, e confidando nella nostra democrazia, occorre un cambio di leadership”.
Infine, Freeman ha detto: “Adesso basta, non può andare avanti”.
Johnson resterà in carica fino all’autunno, quando sarà scelto un nuovo Primo Ministro.
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