Boccia: tra l’amore con Nunzia De Girolamo e l’incontro con Berlusconi

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’ex Ministro Francesco Boccia racconta l’inizio della storia d’amore con De Girolamo

L’ex Ministro agli Affari regionali Francesco Boccia ha raccontato l’inizio della storia d’amore con Nunzia De Girolamo. Se adesso i due hanno intrapreso strade lavorative diverse (lui è rimasto in politica mentre lei conduce un programma su Rai Uno in seconda serata), l’incontro è avvenuto tra le sedie della Camera dei Deputati.

«All’inizio del 2009, all’università Federico II di Napoli. Il mio amico Tommaso Pellegrino, ex parlamentare dei Verdi, aveva organizzato un convegno sul caos spazzatura» ha dichiarato Francesco Boccia che da sempre milita a sinistra mentre all’epoca Nunzia De Girolamo sosteneva Forza Italia e quindi Silvio Berlusconi. I due erano entrambi in Parlamento, «ma non ci eravamo mai incrociati. Io ovviamente sapevo chi fosse. Lei, mi avrebbe detto dopo, prima di quel giorno a Napoli non aveva idea di chi fossi io». È Napoli il luogo in cui, entrambi, si notano per la prima volta. «La platea del convegno era quasi tutta di centrosinistra. Nunzia fa un discorso dei suoi, tosto, senza freni. Immaginando la reazione del pubblico, eravamo seduti accanto, le sussurro: “Bell’intervento, non ti preoccupare, ti difendo io”. Lei risponde una cosa tipo “mi difendo da sola”. La sera mi manda una e-mail: “Dovremmo presentare una proposta di legge insieme”. Risposta mia: “Aspettavo la tua email”. Per due mesi avremmo parlato solo così, via e-mail. Nessuno chiedeva il numero di telefono all’altro fino a quando…». Un amore epistolare il loro, almeno inizialmente, che li ha portati a conoscersi meglio fino a quando l’ex Ministro ha deciso di invitarla a pranzo. «Iniziamo a frequentarci clandestinamente. Primo viaggio insieme in Libano. Con una macchina noleggiata ci spingiamo fino al confine presidiato dagli Hezbollah. Laggiù non ci conosceva nessuno». Francesco Boccia non nasconde le difficoltà dell’essere diventati una coppia soprattutto in un periodo in cui lo scontro tra centrosinistra e Berlusconi era a livelli altissimi: «Ero andato a vivere da Nunzia, quando uno dei due riceveva una telefonata di lavoro andava a parlare in un’altra stanza. La politica doveva rimanere fuori dal rapporto, altrimenti sarebbe finita male e subito. Decidiamo però di dirlo a Berlusconi». Inevitabile è stato l’incontro con Silvio Berlusconi, fortemente voluto da Nunzia De Girolamo. «Con l’occasione di questo aperitivo dopo la presentazione di Vespa, vado con Nunzia a Palazzo Grazioli. Mi presenta Berlusconi e finiamo a parlare di politica. Lui mi chiede perché lo attacchiamo così tanto e io parlo dieci minuti contestandogli punto per punto la sua politica economica. Nunzia era pallida in volto, temeva mi cacciasse di casa. E invece che cosa fa? Mi ascolta senza interrompermi e poi mi dice “be’, quanto la capisco…”. Praticamente (sorride, ndr ) dava la colpa di quei provvedimenti a Giulio Tremonti. Usciamo da quella serata che il motivo della visita non è venuto fuori. E Berlusconi, il giorno dopo, chiama Verdini per dirgli di portarmi nel centrodestra. Verdini, che sapeva tutto, telefona a Nunzia: “Oh, glielo dovete dire”. Quando lo seppe, Berlusconi la prese con un sorriso: “Va bene, basta che ti tratti come una regina”».

 

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