Bimbo morto a Sharm el Sheikh, è giallo sulla cartella clinica

Bimbo morto a Sharm el Sheikh, è giallo sulla cartella clinica

Bimbo morto a Sharm el Sheikh, è giallo sul contenuto della cartella clinica che non corrisponde alle dichiarazioni della madre di Andrea

Sulla vicenda della morte del piccolo Andrea, avvenuta in un resort a Sharm el Sheikh, stanno indagando sia la procura egiziana che quella di Palermo. Non solo si vuole capire cosa abbia provocato la morte del bambino e reso in gravi condizioni il padre, ma si vuole anche capire se nell’intera vicenda ci siano state delle negligenze.

Subito è saltata agli occhi una negligenza. Nel referto dei sanitari egiziani si legge che la donna, Rosalia Manosperti, avrebbe riferito che sia lei che il marito Antonio Mirabile, che il piccolo Andrea avrebbero cominciato a stare male già martedì 28 giugno. La mamma del piccolo Andrea ha però smentito la dichiarazione, dicendo da aver detto che i sintomi sono comparsi il giovedì 30 giugno e non il martedì precedente.

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«Non vorremmo — ha detto il legale della famiglia, l’avvocato Gabriele Giambrone, titolare di uno studio internazionale con sede in tutta Europa e a Tunisi — che dicendo che la coppia ha atteso giorni prima di chiedere aiuto, si tentasse di esonerare i medici egiziani dalle loro responsabilità e si cercasse di affermare che la morte del bambino sia quasi colpa dei genitori che hanno ritardato l’intervento». «La mia assistita, peraltro — spiega — non parla l’arabo e in ospedale non c’era nessun interprete».

Inoltre, l’avvocato ha chiesto di acquisire le immagini girate dalle videocamere del resort per dimostrare che la coppia e il bimbo erano in buone condizioni fino a giovedì sera: «Già mi dicono che gli egiziani parlano di un video di una gita in barca della famiglia, insinuando, tra le righe, che potrebbe essere questa l’occasione in cui avrebbero mangiato il cibo poi causa di intossicazione», dice il legale, che ha chiesto una nuova autopsia sul corpo del bambino.

«Insomma speriamo che non ci siano tentativi di coprire responsabilità, ma che si lavori insieme per l’accertamento della verità», auspica il legale.

Intanto, nella serata di ieri, 9 luglio, è arrivata a Palermo la salma di Andrea. Ad attendere la bara del piccolo alcuni parenti e amici dei genitori. La madre, dimessa dal reparto di Ginecologia del Policlinico e tornata ieri in ospedale per alcuni controlli. Fanno sapere che la donna «È sotto choc e ha ricordi molto confusi sui giorni precedenti alla morte di Andrea».

Fonte immagine: https://twitter.com/lacittanews/status/1545554070584397828/photo/1

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