Bimba rapita a Catania, «Portata via da tre uomini armati e incappucciati»

Bambina di 5 anni rapita a Catania, «Portata via da tre uomini armati e incappucciati». Sentiti a lungo i genitori non conviventi

Nel pomeriggio di ieri, lunedì 13 giugno, in provincia di Catania, una madre ha denunciato la scomparsa della sua bambina. Si tratta di Elena Del Pozzo, 5 anni il prossimo mese di luglio. Ai carabinieri, la donna ha raccontato: «Ero andata a prendere mia figlia all’asilo eravamo appena uscite, quando la nostra auto è stata bloccata. Hanno preso la bimba, lei urlava ma l’hanno a caricata su un’altra auto e sono scappati».

Anche sui social è stato fatto l’appello per chi avesse visto qualcosa: «Una bambina di 5 anni è stata portata via da tre persone armate e incappucciate… fate girare questo post». La Procura di Catania ha autorizzato la diffusione della foto della bambina.

Una bimba di 5 anni, Elena Del Pozzo, è scomparsa a Tremestieri etneo. Precisamente nella frazione di “Piano Tremestieri”. Pare sia stata rapita da tre uomini incappucciati#chilhavisto #chilhavisters pic.twitter.com/GlaqEMiJVw

— Penelope Italia Odv (@Penelope_Odv) June 13, 2022

Subito sono scattate le indagini su quello che sembra essere un sequestro anomalo. Sarebbe esclusa la pista mafiosa, ma si indagherebbe in ambito familiare. Il sindaco di Mascalucia – comune dove vive la bambina con la madre e i nonni – Vincenzo Magra ha detto: «Mi ero messo a disposizione per le ricerche, mi è stato detto che non si tratta di smarrimento ma di altro, forse dinamiche familiari».

Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro ha dichiarato: «Siamo in una fase molto delicata e non possiamo fornire alcun particolare, l’unica cosa che può escludersi in questa fase è la finalità di riscatto».

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I carabinieri stanno focalizzando l’attenzione sui video di diverse telecamere di sorveglianza della zona dell’asilo, nella speranza di individuare qualche traccia dei sequestratori. Sarebbe stata individuata un’auto che potrebbe essere quella utilizzata dai rapitori. Interrogati a lungo anche i genitori della bambina, che attualmente non sono conviventi.