Berrettini, addio amaro a Roma. Conferenza in lacrime: “Per amore della città e di mio fratello”

Berrettini

L’azzurro è stato costretto al ritiro

Silenzio di tomba a Roma, quando il pubblico si è reso conto che il campione di casa Matteo Berrettini si stava ritirando. Sotto 7 – 5 e 2 a 0 contro Casper Ruud, l’azzurro è stato costretto a lasciare il campo per i soliti problemi fisici.

Tra l’incredulità generale, anche del suo avversario che gli ha augurato di riprendersi, ha lasciato il campo in lacrime dicendo «Non me lo merito»-

Il dispiacere si è trascinato in conferenza stampa. Testa bassa e voce tremante, Berrettini ha spiegato cosa è accaduto e i motivi che l’hanno spinto a giocare nonostante una condizione fisica non ottimale.

“Quando mi sono svegliato ieri (lunedì, ndr) ho capito che le cose erano un po’ complicate. Poi l’amore per questo torneo, per la mia città, per mio fratello (ieri sera ha giocato il doppio, ndr), per lo sport che faccio, mi ha spinto a provarci fino alla fine. Oggi, fino a 10 minuti prima del match, pensavo di non poter scendere in campo. Ci ho provato e sono rimasto sorpreso da come il mio corpo ha reagito. Verso la fine del primo set ho sentito un’altra fitta e non sono riuscito a stare in partita”.

Poi le ultime parole prima di andare via.

“Una settimana fa non pensavo di giocare gli Internazionali, poi ho fatto un miracolo. Ed è stato sorprendente vincere una partita qui. Ma non volevo finire così, volevo evitarlo a tutti i costi. Spero di non aver fatto danni molto gravi, spero di essermi fermato in tempo, non credo di essermi strappato ancora. Il dolore è vicino al punto in cui mi sono fatto male in precedenza. Non so che cosa ci sia di sbagliato nei miei obliqui. Non mi va di fermarmi di nuovo”.

Ora si aspetta di avere un responso medico. Berrettini, romano doc, non giocava il torneo da 4 anni.

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