Belve, il clamoroso retroscena su Heather Parisi svelato da Lucio Presta
L’agente della tv ha svelato quanto accaduto su Twitter
Va in onda domani sera il nuovo appuntamento con Belve. Francesca Fagnani intervista Heather Parisi la cui intervista sarebbe stata interrotta dall’arrivo dell’ufficiale giudiziario accompagnato dalla forza pubblica (l’Arma dei Carabinieri)
Lucio Presta, cha ha un contenzioso scrive: “Finale mesto, cara Heather Parisi”. Tra lui e la ex soubrette c’era un contenzioso in corso.
“Haai avuto moltissimo tempo cara Heather Parisi di saldare quanto disposto dal tribunale che ti ha condannato per diffamazione al pagamento di una somma ingente, ma tu e la tua luce pensavate di farla franca ancora, allora mi è toccato fare ciò che non avrei mai voluto. Giovedì in occasione della registrazione di Belve un ufficiale giudiziario assistita dalla forza pubblica (ringrazio l’Arma) ha effettuato il pignoramento a persona fisica presso gli studi, a fine registrazione. Per evitare la mortificazione di veder via effetti personali, hai dovuto effettuare bonifico tramite terzi e saldare quanto dovuto, operazione che ha richiesto alcune ore trascorse in un camerino del centro di produzione. Questa volta il tuo mentore non è riuscito a sfuggire al pagamento e ti ha fatto vivere una vera mortificazione davanti a tutti. Cara HP anche questa volta non hai evitato di fare una brutta figura, sottraendoti per mesi ai tuoi obblighi nei miei confronti, sanciti dalla Magistratura. E chissà che altre figuracce rimedierai…vedremo le tue interviste. Medita Heather, Medita!”.
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Cosa è successo tra Heater Parisi e Lucio Presta
La tensione risale al 2017. L’x soubrette fece causa alla società del noto agente, Arcobaleno tre per la gestione del post show “Nemicaamatissima”.
La trasmissione, contraddistinta dalle tensioni con la Cuccarini era prodotta da Lucio Presta. Secondo la Parisi c’era un accordo che prevedeva oltre il programma la distribuzione del suo film “Blind Maze” sulla Rai.
L’affare sarebbe poi saltata con tensioni e lite sociale con una causa per diffamazione, vinta da Presta.
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