Balenciaga travolta dalle polemiche per una campagna pubblicitaria, ecco cosa è accaduto alla nota casa di moda
Balenciaga è una casa di alta moda ben nota per il suo stile provocatorio. Molto amata dalle star di Hollywood – tra le sue testimonial più importanti c’è l’imprenditrice Kim Kardashian – ma anche dai più giovani. Questa volta si trova al centro di una polemica accesa.
Tutto è nato in seguito a delle foto pubblicitarie che hanno fatto infuriare gli estimatori del marchio. La polemica è montata a tal punto che l’azienda ha avviato una causa da 25 milioni di dollari contro la società di produzione che ha seguito una delle due campagne pubblicitarie.
Balenciaga is promoting sexualisation and abuse of Children by making kids hold BDSM Bondage teddy bears.
I don’t believe in cancel culture but when you use children to try and spread a sick message your brand deserves to be cancelled. #Balenciaga #BalenciagaGate pic.twitter.com/OBiagimksO
— Oli London (@OliLondonTV) November 23, 2022
Al centro delle polemiche c’è la foto che pubblicizza uno degli zaini comparsi nell’ultima sfilata per la collezione Primavera-Estate 2023 di Balenciaga a Parigi. Si tratta di uno zainetto a forma di orso, il quale indossa cinture che sono chiaramente un richiamo agli strumenti utilizzati nella pratica bontage. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se non per il fatto che nelle foto incriminate compaiono bambini in ambienti dove insisto anche bicchieri di vino e altri oggetti che rimandano alle pratiche BDSM, l’acronimo per indicare bondage, dominazione, sadismo e masochismo.
Una seconda foto, particolarmente controversa, mostra un quadro della serie “Fire from the Sun” del pittore belga Michaël Borremans, in cui si vedono «bambini impegnati in atti giocosi ma misteriosi con sfumature sinistre e insinuazioni di violenza». Infine, sotto accusa anche la foto di una borsa adagiata su dei fogli, in cui è riportata la sentenza della Corte suprema statunitense del 2008, la United States v. Williams, in cui si decise che la promozione di pedopornografia non fosse protetta dal diritto alla libertà d’espressione.
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Su quest’ultima foto, l’azienda di moda ha dichiarato di non essere a conoscenza del materiale utilizzato per il set fotografico. L’azienda pubblicitaria ha dichiarato, invece, che i fogli provenivano da scatole prese in prestito dal set di una serie TVe che dovevano rappresentare semplicemente dei finti documenti.
Intanto, Balenciaga ha intentato la causa contro la società di produzione North Six e contro Nicholas Des Jardins, che ha progettato il set pubblicitario, con l’accusa di «atti e omissioni inspiegabili» e «malevoli o per lo meno straordinariamente sconsiderati». Sui social è comparso un messaggio di scuse, in cui si dice: «stiamo prendendo molto sul serio la questione e stiamo intraprendendo un’azione legale contro le parti responsabili della creazione del set e dell’inclusione di oggetti non approvati per il nostro servizio fotografico della campagna Primavera ’23. Condanniamo fermamente qualsiasi forma di abuso sui bambini. Sosteniamo la sicurezza e il benessere dei bambini».
Kim Kardashian si è detta «scossa dalle immagini inquietanti della campagna» e ha sottolineato che «qualsiasi tentativo di normalizzare abusi sui minori non dovrebbe avere posto nella nostra società».
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