Attentato a Tel Aviv, identificato l’attentatore ucciso dalle forze speciali. Ha agito da solo ma alle spalle potrebbero esserci altri legami
E’ stato identificato l’attentatore che ieri sera, giovedì 7 aprile, ha aperto il fuoco contro cittadini inermi in un bar nel centro di Tel Aviv.
In un primo momento si è parlato di un uomo palestinese originario della Cisgiordania. Con il passare delle ore sono emersi maggiori dettagli. Secondo quanto riportato da Il Fatto quotidiano, l’attentatore si chiamava Raed Fathi Hazem, aveva 29 anni e viveva a Jenin, nella Cisgiordania settentrionale. Sarebbe entrato nel territorio israeliano attraverso un varco nella barriera di sicurezza.
L’attentatore avrebbe organizzato l’agguato da solo, ma alle spalle ha una famiglia legata all’organizzazione politica e para militare palestinese al-Fatah. Inoltre, è stata diffusa la notizia, che l’uomo “militava nelle ‘Brigate dei martiri di al-Aqsà, una formazione legata ad al-Fatah ma anche con stretti legami alla Jihad islamica”.
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L’azione terroristica viene considerata a Jenin come un atto eroico, tant’è che sarebbe in corso una marcia in onore dell’autore dell’attacco. Sempre Il Fatto quotidiano riferisce di un video diffuso sui social, in cui compare “il padre dell’uomo, che parlando con la stampa locale, ha lodato la sua azione chiamando alla “liberazione dagli occupanti della Moschea di Al-Aqsa” a Gerusalemme”. Il padre dell’attentatore sarebbe “un ex graduato dei servizi di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese”.
Il padre del terrorista che a Tel Aviv ha ucciso due persone ha elogiato le azioni del figlio. In questo video dal balcone di casa ha invocato la resistenza e la liberazione di Al-Aqsa dagli occupanti nonchè la vittoria finale contro i nemici. https://t.co/USg6G1tdef
— Marco Limburgo (@MarcoLimburgo) April 8, 2022
Inoltre, Hamas si è felicitata per l’attentato in corso a Tel Aviv. “Noi salutiamo quella operazione – ha detto Mahmud a-Zahar, uno dei leader storici del movimento – che è una conseguenza della continua aggressione nella nostra terra e nei nostri Luoghi santi”.
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