Atletica, Andy Diaz: dalla fuga da Cuba all’oro mondiale

Atletica, Andy Diaz: dalla fuga da Cuba all'oro mondiale

L’azzurro nella notte ha vinto l’oro 

Tre balzi d’oro: il triplista italiano Andy Diaz Hernandez ha vinto nella notte italia, con un salto dalla misura di 17,80 l’oro ai Mondiali Indoor iniziati oggi a Nanchino, in Cina.

Per l’ex cubano, che dall’uno agosto 2024 gareggia sotto bandiera italiana, si tratta del secondo oro di fila, dopo quello conquistato qualche settimana fa agli Europei sempre al coperto.

La medaglia al collo se l’è messa grazie a quella misura fatta al primo salto. Un volo oltre il primato italiano che già gli apparteneva dal Golden Gala del 2023 di Firenze (17,75) e che ribadisce la sua leadership mondiale stagionale (17,71 agli Europei indoor). Una misura che oltrepassa anche la migliore prestazione nazionale di sempre al coperto, per la felicità di coach Fabrizio Donato che l’aveva centrata a Parigi nel 2011 (17,73). Nullo il secondo salto senza nemmeno staccare, rinuncia al terzo.

Diaz passa anche il quarto e il quinto tentativo, poi rimette le chiodate per il sesto turno (nullo), quasi con le lacrime agli occhi per l’emozione, tra gli applausi dei tanti bambini cinesi presenti sugli spalti, prima che la grande festa possa cominciare.

«Mi piace mantenere la parola, avevo detto che avrei vinto e l’ho fatto. Parigi (ai Giochi Olimpici è stato bronzo) ha aperto il ‘rubinetto’, poi è arrivato l’oro di Apeldoorn e adesso l’oro ai Mondiali in Cina: i risultati parlano da soli, ci vediamo ai Mondiali di Tokyo in estate. Mi è dispiaciuto aver tolto il record indoor a Fabrizio, ma la prima cosa che mi ha detto è ‘va bene così, l’hai fatto in un Mondiale’. È la gara più importante, era davvero contento. Peccato non aver potuto continuare a fare gli altri salti, la gara era un po’ lenta, ho preso freddo e non volevo rischiare nulla in vista della stagione all’aperto. Sapevo che un salto poteva bastare, e ce l’ho fatta, tranquillo e rilassato».

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La storia di Diaz

Classe 1995, nato il giorno di natale a L’Havana ha iniziato a fare atletica grazie a mamma Milagros, a cui è legatissimo. A Cuba però le cose non sono semplici, raccoglie risultati ma per la Federazione cubana non sono abbastanza per portarlo in giro per le gare internazionali.  A Tokyo parte con la squadra ma non può gareggiare: le Olimpiadi giapponesi sono il punto di svolta. Solo partendo con la delegazione potrà avere con se il proprio passaporto. Fugge al ritorno e contatta, via Instagram, Fabrizio Donato, ex triplista incrociato a qualche gara.

Donato lo accoglie a casa sua e lo aiuta con l’iter per ottenere la cittadinanza italiana. Dorme sui marciapiedi, fuori dall’ufficio immigrazione di Roma per non perdere la priorità per i documenti. E così accolto da Donato si allena, migliora e nel 2023 diventa cittadino italiano ma solo da agosto 2024, in tempo per i Giochi Olimpici di Parigi, gareggia con l’azzurro.

Ph. Credit: GRANA/FIDAL

 

 

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