Ares Gate, Eva Grimaldi sentita in procura a Roma

Anche Eva Grimaldi è stata convocata in procura come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta per istigazione al suicidio di Teodosio Losito

Adua Del Vesco, Massimiliano Morra, Gabriel Garko e adesso anche Eva Grimaldi sono stati sentiti in procura a Roma per l’inchiesta sulla morte di Teodosio Losito, lo sceneggiatore è stato trovato morto nella sua abitazione dopo essersi impiccato ad un termosifone a gennaio del 2019. Morte che adesso sembrerebbe intrecciarsi con il fallimento della società.

“La procura di Roma, che coordina le indagini per istigazione al suicidio, punta a fare chiarezza sulla gestione della società che, a dicembre 2020, è stata oggetto della sentenza del Tribunale fallimentare – scrive Il Messaggero -. Debiti per un milione e mezzo, pretesi dai creditori. Una cifra relativamente bassa, a fronte del giro di soldi che gestito dalla società amministrata proprio da Losito, che, però, non deteneva quote.”

E poi c’è un altro filone, quello delle presunte pressioni esercitate su attori e attrici da parte della casa di produzione di Alberto Tarallo, socio di maggioranza e compagno di Teodosio Losito.

Ieri è stata sentita in procura, come persona informata sui fatti, l’attrice Eva Grimaldi. L’attrice, convocata dal pm Carlo Villani è stata ascoltata per cinque ore e ha risposto “alle domande su ingerenze e pressioni che condizionavano la vita privata di chi era sotto contratto.”, come aveva detto Adua Del Vesco durante una conversazione avvenuta al Grande Fratello Vip parlando con l’altro concorrente del reality, Massimiliano Morra.

In quella occasione i due concorrenti del GF Vip parlavano proprio della morte di Teodosio Losito e l’attrice siciliana aveva affermato «Non vivevo più, se non fossi fuggita avrei fatto una brutta fine», affermando poi che Losito fosse stato indotto al suicidio, parlando anche di come gli attori venissero manipolati e facendo riferimento alla figura di Tarallo.

Durante la chiacchierata notturna sotto lo sguardo delle telecamere, Adua e Massimiliano avevano fatto riferimento a una sorta di setta. Tarallo veniva definito l’innominabile. “Parole che sono costate all’attrice una querela per diffamazione – spiega il quotidiano – da parte dei legali del produttore, ma che avrebbe ripetuto anche in procura. Al pm, infatti, avrebbe riferito della sua sofferenza e di come si sentisse controllata da Tarallo, delle pressioni subite e delle regole rigide da seguire, pena smettere di lavorare.”

Parole confermate anche da un altro attore della scuderia Ares, anche lui sentito in procura. Si tratta dell’attore Francesco Testi. Anche Eva Grimaldi è stata legata alla casa di produzione Ares. La donna in alcune interviste aveva parlato delle regole rigide che era tenuta ad osservare.

 

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