Aprica, provincia di Sondrio, al centro della cronaca per una violenza sessuale ai danni di una quindicenne. Arrestato il colpevole
Violenza sessuale e lesioni personali, sono questi capi di accusa che hanno portato all’arresto di un sedicenne dalla Valtellina, colpevole di aver violentato una ragazzina in vacanza all’Aprica, in provincia di Sondrio. La notizia è trapelata solo ad arresto avvenuto, quando i carabinieri di Sondrio hanno disposto la misura di custodia cautelare per il giovane, ritenuto in grado di reiterare il gesto.
La violenza si è consumata nella notte tra il 26 e il 27 luglio scorso a pochi passi dalla via principale del paese. La giovane, dopo la violenza, ha avuto la forza di chiamare i genitori e poco dopo è stata ricoverata in stato di choc in ospedale. «È accaduto qualcosa di terribile», queste le parole della giovane ai genitori che hanno fatto scattare i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari e le forze dell’ordine, che hanno poco dopo hanno trovato la quindicenne insieme ad altri ragazzini, compreso il colpevole, tutti in evidente stato di ebrezza.
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Ad incastrare con certezza il colpevole sono state le testimonianze dei presenti e le immagini delle telecamere insieme a racconto della vittima e al referto medico. Il Corriere della sera riporta le parole della vittima: «All’inizio non mi sentivo in pericolo, perché gli altri erano molto vicino», ma poco dopo arriva la violenza, dalla quale la giovane ha cercato di difendersi, ma senza riuscirvi.
Scrive ancora il Corriere della Sera: “Secondo gli inquirenti c’è il pericolo che possa commettere altri gravi reati. La violenza dimostrata, la gravità delle lesioni riportate dalla ragazza, la reazione del giovane, all’apparenza incapace di cogliere la gravità dei fatti, spingono a chiedere la misura cautelare. Avrebbe detto di essere dispiaciuto per quanto accaduto, anche se «lei era consenziente», la confidenza ad un amico prima di essere arrestato”.
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