Alessia Pifferi, si aggrava la sua posizione. Ecco gli esiti dell’autopsia
Alessia Pifferi, si aggrava la sua posizione. Ecco i primi esiti dell’autopsia che sarà depositata il Procura la prossima settimana
Il Corriere della Sera ha anticipato alcuni esiti dell’autopsia, che sarà depositata in tribunale la prossima settimana, di Diana, la piccola morta di stenti dopo essere stata lasciata sola per sei giorni.
Secondo quanto emerso da analisi tossicologiche, sia del sangue che dei capelli, è emersa la presenza di benzodiazepine. Durante i rilievi in casa, fu rinvenuta una boccetta di En, un ansiolitico a base di benzodiazepine.
La madre della bambina, Alessia Pifferi, di 37 anni, ha negato di aver somministrato tranquillanti alla figlia, asserendo invece di averle dato solo delle gocce di paracetamolo. La tesi della sedazione era avvalorata dalle testimonianze dei vicini di casa, che hanno raccontato agli inquirenti di non aver mai sentito piangere la piccola.
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Sulle motivazioni dell’abbandono, Pifferi ha detto che c’era il suo desiderio di avere un futuro con il compagno: «Ci contavo sulla possibilità di avere un futuro con lui e infatti era proprio quello che in quei giorni stavo cercando di capire; è per questo che ho ritenuto cruciale non interrompere quei giorni in cui ero con lui anche quando ho avuto paura che la bambina potesse stare molto male o morire».
Nei prossimi giorni si terrà l’incidente probatorio su biberon, bottiglietta d’acqua e boccetta di En, e su altri oggetti, come pannolino, materasso e cuscino del lettino dove la piccola dormiva. La posizione della donna potrebbe aggravarsi, tant’é che la procura aveva già ipotizzato anche il reato di premeditazione.
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