Alessia Pifferi, per i medici ha un gravissimo ritardo mentale con una capacità cognitiva pari a quella di una bambina di 7 anni
Secondo quanto accertato dagli accertamenti medici, Alessi Pifferi è affetta da un grave ritardo mentale. La donna, che ha lasciato morire di stenti la figlia per una settimana, ha un quoziente intellettivo di “una bimba di 7 anni”. A spiegarlo è stata la legale della donna, Alessia Pontenani, che ha spiegato:
“Ha un gravissimo deficit intellettivo. In carcere è stata sottoposta a un test sul quoziente intellettivo” che è risultato pari a “40, ossia a 1 percentile. È una bambina. Ed è stato come aver messo in mano una bambina di un anno e mezzo a un’altra bambina. La signora ha un problema serio ed è stato un peccato che nessuno l’abbia mai aiutata. Aveva un insegnante di sostegno ed era seguita da una psicologa che adesso sto cercando di rintracciare”. “Nessuno l’ha più aiutata quando ce n’era bisogno, né la famiglia, né i servizi sociali. È una tragedia per tutti, questa. Per me la madre e la sorella – ha aggiunto l’avvocato – dovrebbero essere indagate per abbandono di minori”.
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La difesa, dunque, si è mossa “sull’imputabilità dell’imputata”. La Procura si è opposta all’istanza, chiedendo di estromettere dal fascicolo processuale i documenti redatti in carcere sulla situazione medica e psichica. Questo perché non disposti nell’ambito di una vera e propria consulenza. I giudici però hanno rigettato tale richiesta ritenendo tali relazioni utilizzabili nel procedimento.
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