Alessia Pifferi è capace di intendere e di volere. Resa nota la perizia psichiatrica

Alessia Pifferi è capace di intendere e di volere. Resa nota la perizia psichiatrica sulla madre della piccola Diana morta di stenti a 18 mesi

La perizia psichiatrica firmata dal perito forense Elvezio Pirfo, disposta dalla Corte d’Assise di Milano, ha stabilito che Alessia Pifferi è capace di intendere e di volere. La donna è imputata nel processo per l’omicidio volontario aggravato della figlia Diana di appena 18 mesi.

Come riportato da RaiNews, lo psichiatra Elvezio Pirfo ha scritto nella perizia che Alessia Pifferi “al momento dei fatti ha tutelato i suoi desideri di donna rispetto ai doveri di accudimento materno verso la piccola Diana e ha anche adottato ‘un’intelligenza di condotta’ viste le motivazioni diverse delle proprie scelte date a persone diverse”. Inoltre, lo specialista ha dichiarato che l’imputata non ha “disturbi psichiatrici maggiori”, né “gravi disturbi di personalità”. 

A commentare la notizia è stata Viviana Pifferi, sorella di Alessia: “Questa perizia conferma ciò che ho sempre sostenuto, ovvero che non solo non mi sono mai accorta di nulla, ma soprattutto che Alessia non ha mai avuto alcun disturbo mentale”. Le parole della donna sono state riferite dal suo legale di parte civile Emanuele De Mitri.

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L’avvocato, che rappresenta anche la madre di Alessia Pifferi, ha rilasciato una dichiarazione della nonna di Diana: “non è contenta per questo esito, nel senso che non gioisce affatto per questa vicenda, ma noi abbiamo sempre sostenuto che non ci fosse alcun disturbo psichiatrico”. Poi ha aggiunto il legale, “ora le nostre convinzioni hanno una base scientifica: una perizia che non lascia spazio a contestazioni”. Un lavoro dal quale emerge anche che, conclude l’avvocato, “ci sono stati dei tentativi di confondere le idee all’imputata”.