Alessandro Venier fatto a pezzi da madre e compagna, parla la madre: “ecco perché l’ho ucciso”

Alessandro Venier fatto a pezzi da madre e compagna, parla la madre: "ecco perché l'ho ucciso"

Alessandro Venier, le due donne hanno confessato l’omicidio e il movente: “voleva trasferirsi in Colombia”

Alessandro Venier pare volesse andare a vivere in Colombia: lì aveva avviato un piccolo ristorante. Ma le due donne no. Da qui l’orrore del delitto per trovare una soluzione definitiva. Le due, madre del 35enne, e compagna lo hanno fatto a pezzi e gettato in un grande bidone riposto nell’autorimessa. Sono state le due donne a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine ed a confessare l’omicidio. Lo hanno fatto a pezzi in tre parti con un’ascia e poi, dopo averlo messo nel contenitore, hanno usato la calce viva per coprire gli odori che con il passare del tempo avrebbero insospettito i vicini.

Alessandro lascia la figlioletta di sei mesi e il sogno di trasferirsi e crearsi un avvenire. Qui in Italia faceva lavoretti saltuari. Il 35enne ucciso viveva a Gemona (Udine) con la madre Lorena, 62 anni, e la compagna Maylin di 30 anni. Sono state loro ad allertare la polizia e confessare il delitto di Alessandro. La madre ha parlato a lungo con gli inquirenti:

“Ho fatto una cosa mostruosa”, ha detto. Quindi il racconto. Alessandro Venier il 9 agosto prossimo avrebbe lasciato l’Italia portando con sé la compagna e la figlioletta nata a gennaio. La destinazione era la Colombia. La compagna Maylin  non voleva andare via e mamma Lorena non aveva intenzione di separarsi dalla nuora – definita “la figlia che non ho avuto” – e dalla nipotina.

Adesso la Procura ha contestato alla donna anche l’aggravante della premeditazione. La decisione spetta ora al gip.

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