Addio al Superbonus 100%. Ecco come cambierà l’incentivo che si estende anche alle abitazioni indipendenti
Il bonus ristrutturazioni che conosciamo come Bonus 100% sta per cambiare. Infatti, nelle intenzioni del governo Meloni c’è la volontà per il 2023 di ridimensionare da una parte il bonus, ma dall’altra di allargare la platea dei beneficiari.
La «manutenzione straordinaria» prevederà una quota di rimborso al 90% per i condomini, ma si allarga anche alle abitazioni unifamiliari, ovvero le villette, con la stessa percentuale. In questo caso, però ci sono delle limitazioni. L’abitazione deve essere prima casa e i proprietari dovranno rientrare in una soglia di reddito, che però deve essere ancora fissata e calcolata in base al quoziente familiare.
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Intanto, nel pomeriggio di oggi, 4 novembre, il Consiglio dei ministri varerà la nuova Nadef per sbloccare le risorse per il prossimo decreto sulle bollette. Oltre a questo, sono sul tavolo anche le valutazioni per gli “Incentivi fiscali e Superbonus: le opinioni e i problemi dei professionisti”, sviluppato da Fondazione Inarcassa e Ref ricerche emerge come i bonus e incentivi fiscali per l’edilizia hanno aiutato i professionisti, architetti e ingegneri liberi professionisti ad aumentare il proprio lavoro.
Otto professionisti su dieci hanno lavorato grazie agli incentivi e di questi il 73% ha fatto interventi applicando il Superecobonus 110% e sempre secondo la stima “un professionista su tre attribuisce più della metà del proprio fatturato dell’ultimo biennio ai bonus fiscali”.
Valorizzare il lavoro di queste categorie di professionisti può rappresentare un punto di forza per permettere alla Governo di raggiungere prima gli obiettivi prefissati dal Pnrr.
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