Achille Lauro: “In Lauro ci sono dodici parti di me con punk rock e crunge”
Il 16 aprile Achille Lauro rilascerà il nuovo progetto discografico dal titolo “Lauro”, che sarà disponibilie su tutte le piattaforme digitali e streaming
Achille Lauro è stato uno dei protagonisti della recente edizione del Festival di Sanremo. Fortemente voluto da Amadeus, l’artista è stato ospite fisso e per tutte e cinque le sere della kermesse ha portato sul palco del Teatro Ariston un “quadro” con un messaggio per lui importante tra polemiche, critiche e applausi.
A distanza di mesi, domani 16 aprile rilascerà il suo nuovo progetto discografico dal titolo “Lauro”. Il disco, anticipato dai singoli estratti “Solo noi” e “Marilù”, è composto da dodici canzoni. “Lauro” è il sesto album di Achille Lauro e vanta sonorità punk rock, grunge che si alternano ad una tempesta d’animo per dare voce ai soli e agli incompresi. Achille Lauro parla al mondo degli irrisolti, dei fuori rotta, dei falliti e così l’album fagocita vite, storie d’amore, riflessioni sul bene, sul male e ciò che sta nel mezzo.
Nella conferenza stampa di presentazione del disco, Achille Lauro si è definito “un artigiano della musica”. L’artista ha raccontato la realizzazione del disco, svelando anche perché ha scelto il gioco dell’impiccato per la grafica e cosa si nasconde dietro ogni lettera del suo cognome e la scelta dei colori.
Sul disco e sulle canzoni ha spiegato: “Troverete molte frasi che ho già usato nel mio libro. Sono canzoni sulla vita, sull’amore, sul futuro guardato da gran sognatore. Io il presente non lo vivo. Sono dodici parti di me e vi chiedo di averne cura. Il disco si divide in due macroaeree. Una prima parte più introspettiva e una parte più punk rock e crunge”.
Ha confidato come avviene il suo processo di scrittura: “Io magari non scrivo per sei mesi e poi in due giorni scrivo due album”. Ha precisato inoltre: “Io non faccio una battaglia sociale, io faccio una battaglia con me stesso. Sono canzoni che hanno dei miei stati d’animo dentro che si riflettono in quello di tanti. Le mie canzoni sono veramente spontanee, non sono stabilite a tavolino”.
A chi ha chiesto dei suoi riferimenti, Achille Lauro ha risposto: “Sono stato influenzato da tantissime cose. Di recente sono molto appassionato del mondo di Christopher Nolan, Black Mirror e ciò che trattà il mondo distopico. Io prendo tanto da tutto. Per me l’ispirazione è ovunque”.
In ultimo, la collaborazione con Leandro Emede del quale ha detto: “Persona di una grande cultura e con un grande gusto molto vicino al mio che si è integrato bene nel gruppo di lavoro. Nel progetto Achille Lauro non c’è una porta che divide il capo dagli altri. Ognuno porta il proprio spunto. Io ho le mie idee e sono molto chiare ma apprezzo il confronto e c’è sempre un processo creativo”.
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