A Domenica In la storia di Leo, suicida perché vittima di bullismo: in studio la mamma Vicktoryia

A Domenica In la storia di Leo, suicida perché vittima di bullismo: in studio la mamma Vicktoryia

A domenica In è stata intervistata la mamma di Leo, il 15enne che vittima di bullismo a scuola si è tolto la vita 

Le parole escono con difficoltà nello studio di Domenica In. La difficoltà di raccontare la tragica fine di una giovane vita, quella di Leonardo vittima di bullismo che si è tolto la vita a soli 15 anni.

Il dolore composto della mamma del ragazzo e dell’avvocato della donna che lo conosceva dall’età di 4 anni e che è visibilmente commossa mentre racconta la battaglia intrapresa: “Leo già dai primi giorni del nuovo anno scolastico tutte le mattine si alzava sempre meno entusiasta; non voleva più andare a scuola. Arriviamo così al 6 ottobre dove parla prima con la mamma, Vicktoryia Ramanenka, e gli racconta di questi ragazzi che tutto il giorno in maniera continua lo prendevano in giro per il suo cognome”. L’avvocato ha poi aggiunto: “Gli dicevano parole irripetibili, pesanti e volgari; quasi tutte a sfondo sessuale. Negli spogliatoi della palestra gli strizzavano i capezzoli, gli davano manate nelle zone intime facendogli molto male; un comportamento costante”.

Poi il legale racconta gli ultimi istanti di vita del ragazzo: “La domenica dopo cena prima di andare a dormire sottrae le chiavi della cassaforte al padre… Lui vede l’armadio aperto e l’arma non c’era più. Leonardo aveva staccato anche il wifi per evitare che la telecamera riprendesse. E’ andato via in ciabatte uscendo dal retro senza chiudere il cancello; sono state subito allertate le forze dell’ordine ma da quello che ci risulta dopo poco lui si era già tolto la vita”.

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Poi le parole della madre e dell’avvocato che insieme vogliono giustizia per Leo: “Noi vogliamo la verità, è stato detto che lui ha compiuto quel gesto per un 4,5 e mezzo a scuola; cosa che noi non abbiamo mai detto e che soprattutto lui non poteva sapere”. La madre di Leonardo aggiunge: “Non mi fermerò, non c’è giustizia, non c’è una legge in Italia contro il bullismo; tanti bambini continuano a soffrire come Leonardo…”.

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