Il Garante della Privacy e il Ministero per l’innovazione tecnologica hanno sciolto i dubbi relativi all’App IO per l’emissione del green pass
A partire dal 1° luglio entra in vigore il green pass europeo, mentre in giornata è prevista la firma del premier Mario Draghi al nuovo Dpcm in cui sono indicate tutte le regole sulla certificazione verde in Italia, le quali poi confluiranno nel Digital Green Pass europeo.
Intanto il Garante della privacy ha concesso il via libera all’App IO, dopo alcuni dubbi tempestivamente risolti da PagoPA che gestisce l’app IO. Si legge in una nota ufficiale: «A seguito dell’ulteriore proficua riunione odierna, ci aspettiamo un pronto riscontro positivo anche all’introduzione della nuova funzionalità che consentirà ai cittadini di ottenere la Certificazione verde Covid-19, il cosiddetto “Green pass”, sulla App IO».
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A breve sarà disponibile sugli store l’aggiornamento dell’app IO e tra le novità introdotte si legge sempre sulla nota pubblicata da Ministero per l’innovazione tecnologica e la transazione digitale che “il dialogo con il Garante per la protezione dei dati personali sull’app IO ha dato esito positivo e nessuna funzionalità dell’app sarà bloccata. Nel voler dar seguito alle richieste di ulteriore minimizzazione del trattamento dei dati formulate dal Garante, nelle prossime ore sarà disponibile sugli store un aggiornamento dell’app IO. Tra le novità introdotte, ci saranno anche l’utilizzo di notifiche push a contenuto generico (cioè senza indicazione dell’ente mittente o dell’oggetto) e, a breve, la possibilità di esprimere un consenso esplicito e specifico da parte del cittadino rispetto all’uso di sistemi che permettono di raccogliere eventi relativi alle azioni effettuate in app, informazioni raccolte per finalità di assistenza, debugging e monitoraggio dell’App stessa“.
La nota, inoltre, chiarisce che “il trattamento dei dati da parte dell’App IO segue in ogni caso il GDPR ed esclude ogni possibilità che dati ritenuti delicati possano essere trasferiti in Paesi extra UE. Inoltre, in riferimento al codice fiscale dei cittadini, si precisa che il trattamento è sempre avvenuto in maniera sicura con meccanismi di hashing. Infine, si sottolinea che in nessun caso vengono trasferiti all’estero i dati delle carte di credito, che vengono conservati in Italia e in ambiente protetto secondo gli standard del settore PCI (Payment Card Industry)“.
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