Stresa-Mottarone, cambia il giudice: il caso ritorna a Elena Ceriotti, temporaneamente sostituita da Donatella Banci Buonamici
Il presidente del Tribunale di Verbania, Luigi Maria Montefusco, ha riassegnato il fascicolo sulla tragedia delle funivia Stresa-Mottarone al giudice Elena Ceriotti, togliendolo quindi a Donatella Banci Buonamici, il giudice che aveva disposto la scarcerazione degli imputati. La motivazione che sta alla base di questa decisione è che la Buonamici, che tra l’altro è presidente di sezione e coordinatrice dell’area penale, esercitava le funzioni di «supplente» il 26 maggio, ovvero il giorno degli arresti, in sostituzione proprio di Elena Ceriotti, “esonerata per smaltire il carico di lavoro arretrato”.
Dunque, da oggi sarà Elena Ceriotti il giudice per le indagini preliminari. Non sarà, dunque, Donatella Banci Buonamici a stabilire se ci sarà o no l’incidente probatorio chiesto dai legali di Tadini e Nerini. Questo cambio potrebbe allungare ancora i tempi. Intanto i legali di Tadini e Nerini sul cambio di giudice hanno espresso la loro perplessità: «È un provvedimento anomalo. Non è mai capitato – ha dichiarato Pasquale Pantano – che durante una partita venga cambiato l’arbitro nonostante tutti riconoscano abbia operato bene».
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Anche Perillo, avvocato di Nerini, si è espresso sulla decisione: «Non si è mai visto un provvedimento del genere. È la prima volta che non per un valido impedimento ma per un problema tabellare sia sostituito un giudice di un procedimento in corso». Nessun commento è arrivato dai pm di Verbania. Intanto, la Procura ha depositato al Tribunale del riesame la richiesta di annullamento della decisione della Buonamici, che ha messo in libertà Nerini e Perocchio e ai domiciliari Tadini.
La Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane, insieme alle Procure di Verbania e del Piemonte Occidentale, sta verificando il motivo di tale cambiamento: «si tratta – ha dichiarato l’Ucpi – di un provvedimento di evidentissima eccezionalità, che crea allarme nell’avvocatura per il contesto giudiziario nel quale esso è maturato. L’Unione e le Camere Penali di Verbania e del Piemonte Occidentale riservano alla giornata di domani l’adozione di ogni eventuale iniziativa all’esito dell’annunciato e necessario approfondimento».
Sull’incidente probatorio, si legge dal Corriere della Sera, la Procura si era opposta, poiché ritiene necessario approfondire ulteriormente le indagini “per almeno altri due mesi prima di individuare il quadro degli indagati e delle vittime che hanno diritto a partecipare a tutti gli accertamenti che dovranno essere fatti con l’incidente probatorio che, se fatto prematuramente, può anche danneggiare le indagini, hanno sostento i pm”.
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