Denise Pipitone: a Quarto Grado si è parlato della pista esoterica (Video)
A Quarto Grado si è parlato di nuovo della sparizione di Denise Pipitone e di due aspetti importanti: la modifica alla casa dove viveva Anna Corona e la pista esoterica
Nel corso della puntata di ieri, 4 giugno 2020, di Quarto Grado, si è ritornati sul caso di sparizione della piccola Denise Pipitone e diversi sono stati gli elementi analizzati a partire dall’abitazione in cui, ai tempi dell’accaduto, viveva Anna Corona e le figlie. Nel servizio si è parlato della possibilità di una stanza segreta al secondo che non risulta al catasto. Al catasto quell’ambiente risulta alto più di 4 metri, mentre con la controsoffitta in legno, realizzata successivamente, ora risulta di poco più di due metri. Le modifiche non sono mai state notificate e per regola il soffitto dovrebbe essere di 2,70m. Inoltre, il soffitto sembrerebbe leggermente inclinato, risultando più basso all’ingresso e più alto verso la finestra: misura, dunque 1,50 m dal lastrico solare. ciò farebbe prendere forza alla teoria di una stanza segreta.
Altro elemento importante è rappresentato dalle intercettazioni che sembrerebbe non portare a nulla. Se ne analizza una in particolare, dove due uomini parlano di “portare fuori Denise”, ma gli inquirenti hanno escluso quella conversazione, che è stata definita casuale e non legata al caso. Non sarebbe Pipitone, la Denise di cui si parla. Inoltre, la procura ha incaricato un nuovo tecnico per analizzare le intercettazioni, che all’epoca pare siano state analizzate e trascritte da un tecnico che non era specializzato nell’ambito.
Altro elemento importante è quello legato alla piste di sensitive, medium e astrologhe, ma anche questa pista sembra non portare a niente. tuttavia, Quarto Grado punta molto su questa pista e dice che il 6 settembre 2004, cinque giorni dopo la scomparsa di Denise, arriva a Mazara una sensitiva di Venezia, Alessandra, conosciuta come Sandra, che fa mettere a verbale “vedevo una presenza femminile, che con fare amichevole attirava la bambina verso di sé e la avvicinava ad un’autovettura che si trovava poco distante, a bordo della quale c’era un uomo alla guida, che aveva dei baffi neri e la corporatura esile. La bambina saliva sulla macchina, senza opporre la minima resistenza ed il veicolo si allontanava lentamente. Inoltre, appariva un’altra figura maschile che non riuscivo ad inquadrare bene, ma che ricordo aveva un difetto alla mano”.
E aggiunge: “Denise è legata ad un palo, ma solo di giorno, di notte è spostata per alimentarla e cambiarla. (…) I rapitori sono tranquilli. Dovete indagare sulla famiglia“. Il 23 settembre, la sensitiva coinvolge un’astrologa di Roma, Anna Maria, per analizzare il quadro astrale della bambina. L’astrologa racconta agli inquirenti una confidenza fattale da Giacoma, sorella di Piera Maggio: “a rapirla era stato Marino Matteo, suo ex marito, per motivi di vendetta e rancore verso di lei e la sorella Piera e che quest’ultimo era a conoscenza delle potenzialità medianiche della piccola”.
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Un’altra sensitiva, Maria Pia Pipitone, specializzata nella pratica medianica della telescrittura, aggiunge nuovi dettagli e tra questi indica il rapimento come un atto che doveva durare solo pochi giorni e che doveva mettere paura alla famiglia per aver disatteso un “patto di sangue”. Anche la zia di Denise, Giacoma, fornisce diverse piste, tutte verificate dagli inquirenti, ma le indagini sulla pista esoterica, nonostante alcuni indizi non ha mai portato a nulla di specifico. Anche Tony Pipitone, l’uomo che ha cresciuto Denise, indirizza gli inquirenti sulla pista esoterica, facendo il nome di Marino, ex marito di Giacoma, avvezzo alle pratiche esoteriche anche inquietanti. Tony Pipitone suggerisce agli inquirenti di indagare su Anna Corona e Marino, ma su quest’ultimo non è mai stata aperta alcuna inchiesta.
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