Sono ore concitate per la politica italiana e, in occasione dell’incontro tra Sergio Mattarella e Mario Draghi, Eros Ramazzotti ha espresso la sua opinione
La crisi di governo continua. Il mandato esplorativo dato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico non ha dato esito positivo. Ieri sera, quindi, il Capo dello Stato si è trovato a dover spiegare agli italiani quali sarebbero state le due possibilità: andare alle elezioni anticipate oppure creare un governo tecnico.
Analizzando punto per punto perché sarebbe sconveniente e inopportuno indire elezioni, Sergio Mattarella ha comunicato la sua decisione di conferire mandato ad una persona che dovrà occuparsi di creare un governo nel più breve tempo possibile. Alle 12:00 il Capo dello Stato incontrerà Mario Draghi, al quale affiderà tale mandato.
La notizia è trapelata già ieri sera, dopo le parole di Mattarella, e c’è grande interesse circa quanto accadrà nelle prossime ore e su come agirà Draghi. Durante la notte, Sergio Mattarella e lo stesso Mario Draghi sono stati oggetto di ironia veicolata via gif, emoticons, foto e commenti sarcastici. C’è stato anche chi ha preferito informare, raccontando la storia del prossimo (!?!?!) premier. E chi come Eros Ramazzotti ha lanciato un messaggio di fiducia e a sostegno di Mario Draghi.
Direttamente dal suo profilo Instagram, Eros Ramazzotti ha condiviso una foto dell’economista e ha scritto: “Riusciremo anche questa volta a ritirarci su. Io me lo auguro e sono fiducioso. Forza Mario” aggiungendo una breve biografia ossia: “Mario Draghi è un economista, accademico, banchiere e dirigente pubblico italiano. Formatosi all’Università degli Studi di Roma La Sapienza e specializzatosi al MIT di Boston, già professore universitario, negli anni Novanta diventa alto funzionario del Ministero del Tesoro”.
In un’altra storia Eros Ramazzotti continua: “Governerà il paese con questa visione: il debito creato con la pandemia è senza precedenti e dovrà essere ripagato principalmente da coloro che sono oggi i giovani. È nostro dovere far sì che abbiano tutti gli strumenti per farlo pur vivendo in società migliori delle nostre. Per anni una forma di egoismo collettivo ha indotto i governi a distrarre capacità umane e altre risorse in favore di obiettivi con più certo e immediato ritorno politico: ciò non è più accettabile oggi. Privare un giovane del futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza”.
Visualizza questo post su Instagram
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.