Arte, Rock e Scimpanzé: Ozzy Osbourne

John Michael “Ozzy” Osbourne è morto il 22 luglio 2025, ieri, all’età di 76 anni.

Una leggenda vivente, amato e idolatrato da molti, frontman dei Black Sabbath, soprannominato il “Principe delle Tenebre”, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’heavy metal, influenzando generazioni.

Solo pochi giorni prima, il 5 luglio 2025, si è esibito per l’ultima volta a Birmingham, nella leggendaria cornice del concerto di addio “Back to the Beginning”, durante il quale ha cantato seduto su un trono.

Ma di questo avrete letto ovunque, quando una star del genere viene a mancare, si finiscono a ricordare sempre gli stessi eventi, ecco perché ho deciso di raccontarvi di un aspetto creativo di Ozzy che non tutti conosceranno: la pittura.

Qualche settimana prima del suo ultimo concerto, Ozzy ha intrapreso un sorprendente progetto artistico collaborando con alcuni scimpanzé salvati dal rifugio Save the Chimps in Florida, sopravvissuti da zoo illegali e laboratori.

Ha preparato cinque tele da 50×50 cm con un fondo multicolore, sulle quali gli scimpanzé dovevano dipingere.

Kramer, Sable, Sophie e Janice (i protagonisti di questo esperimento), hanno poi aggiunto i loro segni pittorici, trasformando le opere in astratti espressionisti.

Tutte le tele portano titoli ispirati ad album e canzoni celebri, come Blizzard of Ozz, Paranoid, Technical Ecstasy e Electric Funeral.

Le opere sono state messe poi all’asta con un prezzo d’offerta di partenza di circa 1.000 sterline per sostenere il santuario dei primati, quindi totalmente a scopo benefico.

Queste tele uniscono la dimensione creativa al valore filantropico: Osbourne ha voluto usare l’arte per dare voce agli animali salvati, sostenendo concretamente una causa in cui credeva.

Un progetto insolito, che sottolinea il legame profondo tra umanità e scimpanzé.

Ozzy Osbourne non è stato solo una creatura del rock: la sua forza espressiva ha trovato nel colore un altro modo per comunicare, incurante delle convenzioni, fino all’ultimo respiro.

Ecco un’altra definizione di artista a 360.

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Lucia Monina, nata in Ancona nell'agosto del 2001, è una fotografa e scrittrice, che studia presso l'accademia delle belle arti di Brera, a Milano. Ha esposto le sue fotografie in varie occasioni, tra le quali il punto zero di Sesto, il Lock di Lambrate e il LatoB di Milano. Ha scritto una biografia di Taylor Swift, con Diarkos Editori. Scrive di musica, cinema e arte.

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